Pochissimi conoscono il trucco che sta dietro ad alcune offerte a 1 euro sui prodotti del supermercato che solo apparentemente sembrano eccezionali

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C’è uno stratagemma molto usato nella grande distribuzione, che fa apparire convenienti delle offerte che in realtà non lo sono. Sono proposte che attirano l’occhio e spingono all’acquisto d’impulso. Pochissimi conoscono il trucco che sta dietro ad alcune offerte a 1 euro sui prodotti del supermercato che solo apparentemente sembrano eccezionali.

La prima condizione per acquistare un prodotto

Tra le varie tecniche di marketing che usano nella grande distribuzione per spingere il cliente all’acquisto di più prodotti, c’è quello delle offerte. Acquistare un prodotto a sconto è certamente un’ottima cosa, ma a due condizioni. La prima è che il prodotto sia veramente necessario. Acquistare qualcosa pensando di fare un affare, ma che magari non ci è veramente utile, è una perdita di soldi. Ecco perché una delle regole base, quando si fa la spesa, è andare con una lista già scritta in precedenza.

Partire da casa con l’elenco di cosa acquistare, permette di concentrarsi sull’acquisto dei prodotti messi in lista in base ad una logica personale. Seguendo rigidamente la nota, sarà più difficile acquistare d’impulso un prodotto ad un prezzo unico e irripetibile. A meno che non sia nella lista, in questo caso è doveroso perché potrebbe farci effettivamente risparmiare.

Pochissimi conoscono il trucco che sta dietro ad alcune offerte a 1 euro sui prodotti del supermercato che solo apparentemente sembrano eccezionali

E qui si arriva alla seconda condizione. Un aspetto molto importante, ma spesso sottovalutato e su cui pochi riflettono. Non sempre le offerte sono delle vere offerte. In particolare quelle che non riportano il prezzo pieno e quello scontato. L’esempio classico è l’offerta di prodotti in vendita a mezzo euro, a 1 euro o 2 euro. Prezzo quasi sempre ben evidenziato sulla confezione per attirare l’occhio del cliente.

Spesso nella grande distribuzione ci sono campagne in cui si vendono prodotti a pochi spiccioli, appunto 50 centesimi, 1 euro o 2 euro. Attenzione, non viene messo in evidenza che quel prodotto prima costava 1 euro e adesso costa 50 centesimi. Oppure che prima costava 1,3 euro e adesso costa 1 euro. Non c’è evidenziato uno sconto, ma solamente un prezzo. Che essendo bassissimo invoglia il cliente a comprare pensando di fare un affare. Ma è così? Dipende, ma in genere non lo è.

Prodotti, specialmente genere alimentari, a cifre ridottissime, sono venduti anche in quantità ridotte. Si pensa che un bene a 1 euro sia conveniente perché la cifra è minima e in genere il prodotto ha un prezzo maggiore. Ma la quantità venduta è molto probabilmente inferiore alle normali confezioni concorrenti. Per capire se è veramente un’occasione occorre verificare il prezzo al chilo o al litro. Se quello della  confezione a 1 euro è inferiore a quello di altri prodotti simili, allora è conveniente. Ma raramente è così. Acquistando la confezione normale si pagherà di più in valore assoluto, ma il prodotto sarà più conveniente e si perderanno meno soldi.

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