Il periodo che va tra ottobre e gennaio è il migliore per la pesca delle seppie. Amano cacciare dopo il tramonto che in inverno giunge presto, ed è questo il momento migliore per catturarle.
Questi molluschi sono tra le varietà ittiche più economiche. Tuttavia, se cucinate bene, riescono a dare tantissime soddisfazioni.
I modi per portarle in tavola sono tantissimi. Per esempio, la seppia è ottima in umido cotta insieme alle patate e qualche pomodorino. Famosissimo, poi, è il nero che le seppie hanno in una sacca interna con cui si prepara un sugo speciale per gli spaghetti o il risotto.
In un articolo precedente troviamo una ricetta spettacolare che farà impazzire tutti ma la “morte” di questo piccolo mollusco è sicuramente il fritto. Però, malgrado la seppia sia considerata un cibo pregiato con un ottimo rapporto qualità prezzo, le persone tendono a non comprarla. Questo accade perché si pensa che pulirle sia un processo lungo e difficile.
Ma pochissimi conoscono il segreto geniale e veloce per pulire le seppie e ottenere un fritto goloso e croccante. Grazie agli stratagemmi dei più importanti chef del mondo, è proprio questa tecnica che vogliamo rivelarvi nell’articolo di oggi.
Pochissimi conoscono il segreto geniale e veloce per pulire le seppie e ottenere un fritto goloso e croccante
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Come gli esemplari più grandi, al loro interno le seppioline contengono un osso e il loro stomaco. Quest’ultimo se mangiato lascia uno spiacevole sapore amarognolo in bocca. Ecco perché per prima cosa eliminiamo l’osso incidendo il corpo della seppia. Una volta rimosso, infatti, si vedrà il sacchetto digerente e si potrà tirare via.
Il consiglio è di svolgere tutte queste operazioni sotto il getto freddo dell’acqua. Poi giriamo la seppia ed eliminiamo gli occhi e la bocca che si trovano tra i tentacoli. Adagiamo le seppioline pulite all’interno di uno scolapasta. Prima di cucinarle dovranno risultare ben asciutte.
Ricetta
Per preparare l’impanatura delle seppioline ci servirà della semplice farina di grano duro e almeno 1 litro di olio di semi d’arachidi. Questa scelta è importantissima perché questo tipo di olio ha un punto di fumo molto alto (230°). Questo permetterà di ottenere un fritto croccante fuori ma che mantiene umidità all’interno.
Proseguiamo mescolando la farina con del prezzemolo tritato finemente. Prima di immergere le seppie nella farina dividiamo i tentacoli dalla parte superiore. Questo ci permetterà di rispettare i diversi tempi di cottura. Passiamo ciascuna parte nella farina e scuotiamola prima di immergerla nell’olio bollente. Il fritto è pronto quando si presenta ben dorato.
Per finire, disponiamo le nostre seppioline su un piatto con carta assorbente e saliamo solo alla fine. Serviamo con delle fettine di limone.
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