La lotta contro le malattie neurodegenerative, come Alzheimer o Parkinson, e contro quel declino cognitivo chiamato demenza, è ancora in salita. Nonostante le continue ricerche, la scienza non ha ancora trovato una vera e propria cura a queste malattie del cervello. Di tanto in tanto, però, arrivano buone notizie della società accademica. Per esempio, i risultati di uno studio pubblicato sul “New England Journal of Medicine” sembrano dare coraggio e speranza. Lo studio riguarda gli effetti di un farmaco spesso sottovalutato dalla comunità medica, ma che darebbe ottimi risultati sui pazienti. Pochi utilizzano questo farmaco ma darebbe grandi benefici contro Alzheimer e demenza migliorando memoria e capacità cognitive, stando a quanto rivelato dagli esperti. Per arrivare a dire tanto, i ricercatori hanno sperimentato il farmaco su un vasto campione, che hanno poi monitorato nel tempo.
Pochi utilizzano questo farmaco ma darebbe grandi benefici contro Alzheimer e demenza migliorando memoria e capacità cognitive
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I medici britannici avevano già sperimentato i benefici di un farmaco, l’Aricept, sui malati di demenza e di Alzheimer. Recenti studi condotti su un secondo farmaco sembrano dare risultati ancora migliori. Il nuovo farmaco, che arginerebbe i sintomi di demenza e Alzheimer, è la memantina. Questo farmaco generico è già in commercio sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti, con i rispettivi nomi commerciali di Ebixa e Nemenda. Questi farmaci sembrano aver migliorato memoria e capacità cognitiva di pazienti affetti da demenza e Alzheimer già trattati con l’Aricept.
I risultati sono molto incoraggianti e potrebbero essere un passo importante contro una malattia, come l’Alzheimer, che colpisce una grande fetta della popolazione mondiale. I malati di Alzheimer, ad oggi, sono circa 18 milioni, ma senza intervenire potrebbero superare i 66 milioni entro il 2050.
Una ricerca ha scoperto il nuovo farmaco contro queste malattie neurodegenerative?
La sperimentazione sulla memantina è stata lunga e scrupolosa. Lo studio inglese, poi pubblicato sul “New England Journal of Medicine”, ha coinvolto un campione di 295 malati di Alzheimer. I ricercatori hanno diviso il campione in quattro gruppi. Solo due di questi gruppi assumevano la memantina: uno da sola, mentre l’altro insieme a un secondo farmaco, il donepezil (alternativa all’Aricept). Secondo gli esperti, i risultati ottenuti con l’uso della memantina, anche sui malati gravi di Alzheimer e demenza, non hanno eguali. Il farmaco sembra avere effetti su memoria e capacità cognitive, dando benefici anche nei casi più difficili.
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