L’Assegno di Inclusione, anche se tutti dicono che sia una misura del tutto simile al Reddito di Cittadinanza, è una misura molto diversa. Soprattutto per quanto riguarda famiglie composte da soggetti misti, ovvero tra fragili e non fragili.
Una definizione questa di “soggetti fragili” nata all’indomani dello stop al Reddito di Cittadinanza decretato dall’attuale Governo che prima lo ha fermato da settembre 2023 per alcune famiglie, e poi lo ha chiuso definitivamente dal primo gennaio 2024. Proprio la definizione di fragili è alla base di alcune differenze di importo che molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione che hanno preso il sussidio il 26 gennaio scorso, hanno trovato rispetto alla misura precedente.
Pochi soldi con l’Assegno di Inclusione? Probabilmente hai commesso questo errore
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Il fatto che molti hanno preso pochi soldi con l’Assegno di Inclusione non sempre dipende dall’ISEE. Probabilmente dipende da una errata conoscenza della materia da parte degli stessi beneficiari. Infatti per i soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, l’Assegno di Inclusione non è fruibile a meno che non siano invalidi o presi in carico dai servizi sociali comunali. L’Assegno di Inclusione viene erogato a famiglie al cui interno c’è almeno un soggetto di età inferiore a 18 anni, oppure un ivalido o ancora, un soggetto con almeno 60 anni di età già compiuti.
Per queste famiglie però la sorpresa riguarda gli importi. Infatti per la scala di equivalenza, cioè quel parametro che consente all’INPS di parametrare gli importi dei sussidi in base al numero dei componenti la famiglia dentro il perimetro della misura, i non fragili non vengono considerati. In pratica il Reddito di Cittadinanza veniva erogato ad una famiglia su tutti i suoi componenti, a prescindere da età o altri fattori. L’Assegno di Inclusione invece viene calcolato in base ai familiari che rientrano nella definizione di fragili prima citata.
Il Supporto alla Formazione e al Lavoro
Nel problema sopra citato, che riguarda gli importi dell’Assegno di Inclusione, ecco quindi che si incastra il Supporto alla Formazione e al Lavoro. Questa è la misura parallela all’Assegno di Inclusione, pensata per i soggetti che non rientrano in quest’ultima. Infatti tutti i soggetti di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, senza alcuna altra problematica, devono richiedere il Supporto Formazione e Lavoro. Supporto Formazione e Lavoro ed Assegno di Inclusione sono cumulabili. Cosa significa questo? che anche le famiglie che hanno richiesto e preso l’Assegno di Inclusione, possono adesso richiedere, per i soggetti esclusi dalla prima misura, la seconda.