Ai giorni nostri è estremamente difficile vivere senza una connessione ad internet. La vita moderna è collegata, per la grande maggioranza delle persone, a doppio filo con il web. Dalle comunicazioni (trucchetti WhatsApp), al lavoro fino allo svago, è difficile pensare ad un campo della vita non collegato all’universo digitale.
La premessa per ottenere l’accesso a questo Mondo virtuale è possedere una connessione ad internet. Per farlo ci sono sostanzialmente due strade più comuni. La prima comporta l’utilizzo di una scheda telefonica (prepagata o meno) che assicuri al nostro telefono (o altro dispositivo elettronico) l’accesso ad internet. La seconda strada rende necessario dotarsi di un modem che diffonda la connessione WiFi per tutta la casa. Questo al fine di coprire il fabbisogno di connessione di tutti i dispositivi elettronici con un’unica soluzione. Tuttavia in pochi sanno quali sarebbero i rischi che potrebbe arrecare il modem del wifi, tanto negli adulti che nei bambini.
Il falso mito
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Costituisce credenza estremamente comune quella di ritenere che l’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza generati dal WiFi comporti pericoli per la salute. Infatti, non molti conoscono quali effettivamente potrebbero essere i rischi e quanto pericolosa sia realmente l’esposizione prolungata al modem del WiFi. Oltretutto negli ultimi anni di diffusione della pandemia sarebbe aumentato il tempo trascorso in casa, e si sarebbe largamente diffuso il fenomeno del c.d. smartworking. E tutto ciò avrebbe ampliato ancora le possibilità di un’esposizione prolungata.
Sul tema è intervenuto a fare chiarezza l’Istituto Superiore di Sanità. Ricordando come, secondo una ricerca dell’OMS, ad oggi non vi siano evidenze scientifiche che dimostrino la pericolosità dell’esposizione prolungata ai modem WiFI. Gli unici effetti sanitari verificati per le onde a radiofrequenza (quelle che emana il WiFi) sarebbero quelle di tipo termico. Esse, però, si verificano solo a livelli di esposizione estremamente elevati, mai raggiunti dalle comuni sorgenti ambientali o individuali.
Pochi sanno quali sarebbero i rischi e quanto pericoloso potrebbe essere il modem del WiFi per la salute propria e dei bambini
L’Istituto Superiore di Sanità continua precisando che i livelli di esposizione ai classici modem, diffusi nelle case e negli uffici, sarebbero di molto inferiori a quelli raccomandati dall’OMS e a quelli previsti per legge in Italia. E, infatti, in Italia è attivo un regime autorizzatorio e di vigilanza regionale molto severo per l’esercizio degli impianti fissi. In particolare radiotelevisioni e stazioni radio, e i limiti all’esposizione vigenti sono tenuti spesso addirittura sotto i valori consigliati per il principio di precauzione. Proprio per la loro potenza molto bassa, gli impianti WiFi di casa e ufficio sono sotto controllo. Le autorità vigilano perché le radiofrequenze rimangano sempre sotto la soglia di pericolosità per la salute.