Ogni anno il 6 gennaio le famiglie italiane festeggiano l’Epifania. Ma perché la chiamiamo in questo modo? Come mai la figura principale di questa ricorrenza è la Befana? Attorno all’Epifania ci sono molti simboli e tradizioni, pensiamo ad esempio alla scopa e al carbone. Oggi con questo articolo vogliamo spiegare tutte le curiosità su questa festa che conclude di fatto il periodo natalizio
Siamo da poco entrati nel 2023 e mancano pochi giorni al 6 gennaio. In questo giorno festeggiamo l’Epifania. Questa ricorrenza ha origini religiose molto antiche. Tuttavia, ad oggi il simbolo di questa festa è la figura della Befana. La Befana è una donna vecchia che indossa scarpe e abiti logori.
Secondo la tradizione, la Befana vola sulla scopa ed entra nelle nostre case passando attraverso il camino. Ma perché la Befana porta il carbone? E la calza? Perché siamo soliti riempirla di dolci e carbone? Per scoprire tutte queste curiosità basterà continuare a leggere l’articolo.
Pochi sanno perché si riempie la calza della Befana: ecco cosa mettere per adulti e bambini oltre al carbone
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L’Epifania segna la fine di un anno che se ne va per accoglierne uno nuovo. In alcune regioni italiane si usa dare fuoco a un fantoccio per segnare la fine dell’anno. Il carbone è ciò che rimane di questo falò e ad oggi regaliamo quello commestibile e dolce ai bambini “cattivi”.
Ma cosa mettiamo oltre al carbone nella calza? Ottime idee per riempire la calza della Befana sono figurine, amate da grandi e piccini, ma anche libri perfetti per persone di ogni età.
Possiamo riempire la calza della Befana con qualche grazioso peluche o con una bambola per le bimbe, mentre ai maschietti possiamo regalare delle macchinine.
Altre idee regalo sono puzzle, Lego, colori, matite e pennarelli. Insomma, lasciamo spazio alla fantasia e personalizziamo le calze in base ai gusti personali di chi le riceverà.
Perché si usa la calza per la Befana
Pochi sanno perché si riempie la calza della Befana, ma anche perché la usiamo. Secondo la tradizione, si riempie la calza della Befana con dolci e carbone, perché pare che i Re Magi incontrarono la vecchietta per chiedere informazioni. La Befana non si unì ai Re Magi. Pentendosene, la donna preparò un cesto pieno di dolci e iniziò a cercarli. Così, iniziò a donare dolci ai bambini di ogni casa che incontrava sul suo cammino.
Da qui nasce la leggenda e i bambini mettono fuori casa una calza da donare alla Befana in cambio di qualche dolcetto.
Infine, se ci stiamo chiedendo perché la Befana viaggia sulla scopa è presto detto. La scopa, che la simpatica vecchietta usa come mezzo di trasporto, è un simbolo portafortuna.
Epifania: l’origine del nome
Il termine “Epifania” deriva dal greco antico e significa “manifestazione divina”. Ovviamente, l’apparizione di cui parliamo è quella di Gesù Bambino, richiamando la visita dei Re Magi che portano in dono oro, mirra e incenso.
Inoltre, l’Epifania è legata a una grande simbologia. Il fatto che siano proprio 12 i giorni che separano il Natale dal 6 gennaio non è un caso. Il 12 è un numero ricorrente nella Bibbia: basti pensare ai 12 apostoli e alle 12 tribù di Israele.