Non è sempre facile capire quali prodotti sono i migliori quando stiamo facendo la spesa. Le etichette ci possono dare una mano, ma siamo davvero sicuri di sapere quali ingredienti sono da preferire?
L’autunno è il tempo delle conserve fatte in casa. Scopriremo che frutti come questo, anche se forse poco utilizzati, sono perfetti per dargli quella dolcezza che ci fa impazzire.
Molti di noi, però, non hanno voglia né tempo di realizzare un prodotto casalingo. Per questo, all’occorrenza lo acquistano al supermercato. Qui si ha veramente una vasta scelta di prodotti e orientarsi non è semplice.
Un prezzo più alto non corrisponde necessariamente a una maggiore qualità. Per capire quale sia la scelta migliore che possiamo fare, bisogna conoscere la corretta composizione degli ingredienti. Infatti, pochi sanno come scegliere le migliori marmellate e confetture al supermercato dall’etichetta e come orientarsi. Vediamo come fare.
Facciamo un po’ di chiarezza
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Dire marmellata e confettura non è la stessa cosa. Sono due prodotti che, per quanto simili, presentano differenze sostanziali. Entrambe sono delle conserve alimentari a base di frutta, su questo siamo d’accordo.
Ma l’unica marmellata esistente è quella di agrumi (limoni, arance ecc.), con un contenuto di frutta pari ad almeno il 20%. Se si utilizza qualsiasi altro frutto si parla invece di confettura. In questo caso, la quantità minima varia, passando dal 35% per i prodotti standard al 45% per le confetture extra.
Pochi sanno come scegliere le migliori marmellate e confetture al supermercato dall’etichetta
Secondo una ricerca stilata da Altroconsumo, ci sono due criteri per scegliere il prodotto migliore nel caso di marmellate e confetture. Il primo punto lo abbiamo già analizzato, ma ci soffermiamo per specificare.
La quantità di frutta fa la differenza. I valori minimi di riferimento che abbiamo fornito sopra garantiscono quel nome specifico al prodotto, ma più sono alti meglio è. Di solito sull’etichetta si può leggere il quantitativo preciso di frutta per 100 gr.
Inoltre, potremmo notare la presenza di altri componenti, come succo di limone e pectine. Servono principalmente per gelatinizzare e regolare il livello di pH del prodotto.
Il secondo componente da non sottovalutare
Per quanto possa non piacere a chi sta seguendo una dieta, lo zucchero non dovrebbe mai mancare in una marmellata o confettura che si rispetti. Il suo ruolo va al di là del conferire maggior sapore e dolcezza al prodotto.
Infatti, garantisce una conservazione più lunga e duratura all’alimento. Non solo lo zucchero bianco tradizionale, ma anche il fruttosio e il miele servono a questo scopo. Non facciamoci spaventare se lo notiamo tra gli ingredienti, l’importante è non esagerare con le quantità.