In Italia, dove moltissime persone abitano in grandi centri urbani, tra i problemi più quotidiani degli automobilisti ci sono sicuramente le buche sull’asfalto e il trovare parcheggio per il proprio veicolo. Non è, infatti, raro vedere, soprattutto nelle grandi città, parcheggi creativi e, molte volte, non conformi alle norme del Codice della Strada. E infatti, il Codice della Strada detta una ben precisa normativa. Questa riguarda le modalità per effettuare un parcheggio in modo corretto ed evitare, così, multe e sanzioni. Se, però, è l’Amministrazione che non rispetta le regole poste dal Codice della Strada, allora, le eventuali sanzioni, per divieto di sosta, sono annullabili, anche in un caso che pochi conoscono.
Il Codice della Strada detta una serie di regole per garantire il corretto svolgimento della circolazione stradale e per evitare possibili incidenti. Infatti, gli incidenti stradali, oltre a mettere in serio pericolo la salute delle persone, portano a problemi legali importanti. Infatti, a seconda della gravità dell’incidente stesso, possono conseguire sanzioni civili, amministrative e penali.
Non solo, ma anche norme spesso sottovalutate del Codice della Strada possono portare, se violate, a sanzioni molto più gravi di quello che ci si possa immaginare. Ad esempio, in una recente sentenza la Corte di Cassazione ha chiarito che anche un semplice parcheggio effettuato non in modo coretto potrebbe portare alla reclusione. Anche parcheggiando, cioè, si può rischiare il reato di violenza privata.
Le norme riguardanti il parcheggio
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Normalmente, però, parcheggiare male non ha conseguenze così gravi. Molto più di frequente scatta una semplice sanzione per divieto di sosta. Pochi sanno che una multa per divieto di sosta diventa illegittima, e quindi può essere annullata. Succede quando non rispetta l’articolo 7 comma 8 del Codice della Strada. Lo ha spiegato la Cassazione con una recente ordinanza numero 10.615. Era il caso di una donna che aveva sostato sulle delle strisce blu senza pagare la tariffa oraria.
L’Amministrazione aveva, dunque, proceduto a multarla. La donna, però, aveva fatto ricorso prima al Giudice di Pace e poi al Tribunale, in sede di appello, per farla annullare. Infatti, osservava la donna, che l’articolo 7 comma 8 del Codice della Strada contiene una norma interessante. Infatti, il comma prevede che quando il Comune predispone dei parcheggi a pagamento, con le strisce blu, deve riservarne una quota adeguata, nella stessa area, anche a parcheggi non a pagamento. Se il Comune viola questa norma le eventuali sanzioni per divieto di sosta vanno annullate.
Pochi sanno che una multa per divieto di sosta è da annullare anche per questo motivo
La Cassazione ha, però, rigettato nel caso specifico le lamentele della donna confermando la sanzione.
Infatti, secondo i giudici la donna non aveva provato che nell’area mancassero questi parcheggi non a pagamento. Altrimenti, hanno spiegato i giudici, in assenza di ZTL o di aree a particolare rilevanza urbanistica, effettivamente la violazione del Comune avrebbe portato all’annullamento della sanzione.