Sono un ricordo inestimabile della nostra giovinezza andata, ma spesso li si ritiene vecchi e senza un vero valore. Stiamo parlando dei giochi vintage. Quanti di noi avranno passato le giornate da bambini pettinando una Barbie o dilettandosi davanti a una console con le avventure del loro personaggio preferito? Se non lo abbiamo fatto noi, probabilmente se lo ricorderanno i nostri genitori e nonni.
I giocattoli e i videogame d’infanzia ci creano nostalgia al solo ricordo, per tutto il tempo che gli abbiamo dedicato da piccoli. Alcuni decidono di buttarli comunque nella spazzatura, se non li si ha già persi in soffitta o durante un trasloco. Altri, invece, hanno deciso, per loro fortuna, di tenerli, perché proprio non vi hanno saputo rinunciare. Se siamo tra questi ultimi, dovremmo sapere che potremmo aver fatto la scelta più vincente della nostra vita. Perché? Semplice, i collezionisti amano questi oggetti, tanto da volerci spendere un vero patrimonio.
L’effetto nostalgia attanaglia gli appassionati di console
Tra gli oggetti della nostra infanzia che proprio non dovremmo gettare nella spazzatura ci sono i videogiochi. Già, proprio quelli con cui ammazzavamo le giornate, sfidandoci coi nostri amici a suon di animazioni ed effetti sonori. Alcuni di questi sono conosciutissimi ancora oggi e le precedenti edizioni hanno un seguito di fan pazzesco.
Solo per citarne alcuni, “Elemental Gearbolt” e “Red Sea Crossing” sono “oro colato”. Il primo è un videogioco sparatutto giapponese prodotto per Playstation nel 1997. Di questo esiste un’edizione limitata chiamata “Assassin’s Case”, presente in pochissimi esemplari. Il valore di ciascun pezzo si aggirerebbe tra i 1.500 e i 2.000 dollari.
“Red Sea Crossing” è, invece, una ricostruzione dell’attraversata di Mosè sul Mar Rosso. Il gioco, pubblicato nel 1983, per Atari 2600, si trova solamente in un centinaio di cartucce. La più costosa ha permesso al fortunato possessore di incassare ben 13.000 dollari all’asta.
Ma come scordarsi di “Tetris”, il celeberrimo giochino con le mattonelle? Di questo ne esisterebbero delle versioni senza licenza disponibili per Sega Genesis. Il loro prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 15.000 dollari.
Pochi sanno che questo videogioco famosissimo dei vecchi tempi potrebbe valere una fortuna
Se questi ci sembrano prezzi assurdi e a dir poco stellari, dovremmo sapere che non abbiamo ancora svelato il più costoso in assoluto. Si tratta del simbolo dell’infanzia di molti giocatori: parliamo di “Super Mario Bros 3” per NES (Nintendo Entertainment System). Pochi sanno che questo videogioco famosissimo dei vecchi tempi potrebbe valere una fortuna.
Basti pensare che il pezzo più economico, se così si può dire, ha fatto ricavare al venditore circa 38.000 dollari. Se poi il gioco ha ancora il sigillo intatto ed è in ottime condizioni, potremmo allora avere davvero un tesoro inestimabile tra le mani. Se siamo in vena di tentare la fortuna, potremmo controllare invece se possediamo queste 3 monete rarissime.