Quando le analisi del sangue mostrano livelli di colesterolo troppo alti, un primo passo per migliorare la situazione è cambiare stile di vita.
Questo vuol dire preferire l’esercizio fisico alla sedentarietà, evitare l’abuso di fumo ed alcool, e migliorare l’alimentazione.
Quindi via libera a frutta e verdura con 5 porzioni giornaliere; oppure a cerali, legumi e pesce almeno 2-3 volte a settimana.
C’è chi per diminuire i livelli di colesterolo LDL, ogni mattina, assume anche 1 grammo di questa sostanza a digiuno.
Tuttavia, davvero pochi sanno che questo succo di frutta depura le arterie ed abbassa il colesterolo
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Come evidenziano vari studi scientifici, al consumo prolungato di succo d’arancia, è associata una riduzione dei livelli di colesterolo cattivo e dei trigliceridi.
Ciò si traduce, quindi, in un minore rischio di contrarre malattie cardiovascolari.
Questa bevanda, infatti, aiuta a controllare la pressione arteriosa e migliora sensibilmente la salute dei vasi sanguigni.
I benefici appena riscontrati sono dovuti all’alto contenuto di vitamina C nell’arancia. Questo potentissimo antiossidante svolge nell’organismo anche una funzione antitumorale ed antinfiammatoria.
Inoltre, il succo di arancia è ricco di acido folico, carotenoidi e flavonoidi, che contribuiscono anch’essi ad un miglioramento generale dello stato di salute.
Infatti, favoriscono anche un buon funzionamento delle attività intestinali, riducendo la possibilità di contrarre i calcoli renali.
Alcune raccomandazioni
Quindi, in pochi sanno che questo succo di frutta depura le arterie ed abbassa il colesterolo.
In linea generale, però, è preferibile consumare la frutta intera piuttosto che sotto forma di succo, per via del diverso contenuto di fibre.
Infatti, se prendiamo 250 millilitri di succo d’arancia, l’apporto di fibre è di solo 0,5 grammi.
Al contrario, la stessa quantità di arance fresche ne forniscono quasi 6 grammi.
Se però non vogliamo rinunciare ad un buon succo di frutta, specie con il caldo di questi tempi, è sempre meglio autoprodurlo in casa.
Spesso, infatti, i prodotti industriali contengono elevate quantità di zuccheri ed i processi di lavorazione potrebbero diminuire i livelli di flavonoidi.
È consigliato, invece, ridurre del tutto il consumo delle cosiddette “aranciate”. Queste, infatti, non sono altro che bevande al gusto di arancia, piene di zuccheri aggiunti potenzialmente dannosi per la salute.