Quando si pensa ai minerali fondamentali per il corretto funzionamento della tiroide, il pensiero va immediatamente allo iodio. Quest’ultimo è una componente strutturale degli ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea. C’è però anche un altro minerale che concorre al metabolismo di questa ghiandola. Dunque pochi sanno che questo sale minerale è fondamentale per la tiroide: si tratta del selenio. Ebbene, questo sale minerale facilita molti processi vitali dell’organismo, tra cui il corretto funzionamento della tiroide.
Il selenio partecipa infatti alla trasformazione dell’ormone T4 in T3 e svolge una funzione di tipo protettivo nei confronti della ghiandola. Secondo alcuni studi epidemiologici, esiste una vera e propria relazione fra carenza di selenio e rischio di tiroiditi autoimmuni. Motivo per cui alcuni ricercatori hanno voluto testare l’efficacia della somministrazione di selenio in persone che riscontravano tiroiditi autoimmuni croniche. Siè dimostrato che esiste una tendenza effettiva alla riduzione della concentrazione nel sangue degli autoanticorpi a seguito di somministrazione di questo minerale.
Pochi sanno che questo sale minerale è fondamentale per la tiroide e non solo
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Il selenio svolge anche altri funzioni importanti per l’organismo. È infatti necessario alla sintesi di alcune proteine, le selenioproteine. È noto anche per le sue proprietà antiossidanti e di prevenzione contro l’invecchiamento cellulare. Per questa sua ultima caratteristica, il selenio riesce a mantenere la pelle elastica e giovane. Ha anche una funzione antinfiammatoria e protegge il nostro corpo da infezioni e virus influenzali.
Il selenio
È possibile trovare il selenio soprattutto nella carne, specie in quella di manzo e in quella di pollame. Ne sono ricchi i pesci di grande taglia come il tonno, ma anche le sogliole, il merluzzo, i molluschi e i crostacei.
Lo si trova inoltre nelle uova e nel latte e nei suoi derivati, in particolar modo nel parmigiano e nella ricotta.
È presente, anche se in quantità minori, negli alimenti di origine vegetale, come, ad esempio, nei semi di senape, nei cereali integrali quali orzo, frumento e kamut. Anche i legumi, specialmente i fagioli, le lenticchie e i ceci contengono buone quantità di questo minerale tanto utile al benessere dell’individuo.
Infine si ricorda che anche mangiando broccoli, cipolle, aglio, cetrioli, funghi, cavoli, sedano, patate e pomodori si riesce a fare una scorta di selenio valida per mantenere un buon funzionamento tiroideo.