Pochi sanno che questi cibi si possono mangiare anche settimane dopo la data di scadenza

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Alzi la mano chi non ha mai fatto scadere un alimento della dispensa. Per quanta attenzione possiamo mettere, anche alle persone più organizzate e metodiche, sarà capitato di aprire l’anta del mobile della cucina e trovare un pacco di pasta, una scatoletta di tonno, la confezione del latte scaduti. E qui le reazioni sono le più disparate. C’è chi conta i giorni trascorsi dalla data scritta e poi butta tutto, chi controlla se c’è o meno la dicitura ‘preferibilmente’ e chi se ne infischia e decide di utilizzare quel prodotto. Certo, c’è scadenza e scadenza e molto dipende anche dalla tipologia di alimento che è scaduto. Ma forse pochi sanno che questi cibi si possono mangiare anche settimane dopo la data di scadenza.

I dati sullo spreco alimentare

Secondo la FAO – che ha anche istituito una Giornata internazionale della consapevolezza della perdita e dello spreco alimentare – ogni giorno si sprecano tonnellate di cibo in tutto il Mondo. Solo in Italia, per esempio, tra avanzi dei pasti e alimenti scaduti, si buttano in pattumiera 2.200.000 di tonnellate di cibo ogni anno. In poche parole, è come se ogni italiano gettasse nella spazzatura quasi 37kg di cibo.

Per questo motivo, la stessa FAO ha stilato una mini-guida per aiutare a ridurre gli sprechi alimentari. Vediamo insieme alcuni consigli: l’adozione di una dieta più sana e sostenibile, fatta di ricette semplici e non elaborate, l’organizzazione dei pasti attraverso una lista della spesa da rispettare, evitando gli acquisti d’impulso. E ancora, la scelta di frutta e verdura strana o ammaccata, che spesso vengono gettate via solo perché non rispettano gli standard estetici desiderati. Infine spostare, nella dispensa e nel frigorifero, davanti i prodotti più vecchi e sul retro quelli nuovi, appena acquistati.

Pochi sanno che questi cibi si possono mangiare anche settimane dopo la data di scadenza

E se invece ci siamo dimenticati di spostare in avanti i prodotti più vecchi e incappiamo in un alimento scaduto, cosa facciamo? Innanzitutto, mettiamo da parte l’istinto (di molti) di gettare nella spazzatura. Sì, perché, secondo una ricerca condotta dall’associazione no-profit tedesca Tafel Deutschland, pasta e riso – se conservati nelle loro scatole o in contenitori ermetici – possono essere utilizzati anche oltre un anno dopo la data di scadenza presente sulle confezioni. Così come i tanti prodotti in scatola come i legumi, il tonno e i pomodori pelati: l’importante è conservarli in un luogo asciutto.

Ancora di più durano aceto, miele, sale, zucchero. Possono durare praticamente per sempre, conservando la stessa qualità. Anche il latte fresco ha qualche margine ulteriore rispetto alla data di scadenza riportata. Per evitare qualsiasi dubbio meglio assaggiare, ma un paio di giorni oltre non sono un problema. Anche i formaggi a pasta dura possono essere consumati ben oltre la data di scadenza. Se proprio compare della muffa sulla parte esterna, sarà sufficiente tagliarla. Insomma, con un po’ di attenzione si riesce a risparmiare denaro ed evitare un inutile spreco di cibo.

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