Secondo gli ultimi dati, circa 1 adulto su 11 combatte contro il diabete. Il diabete è quella malattia che provoca una presenza eccessiva di zuccheri nel sangue. L’insorgere di questa problematica è dovuto a un malfunzionamento dell’organismo, che non produce insulina come dovrebbe.
Eccezione fatta per i casi in cui ci si mette di mezzo la genetica, alcune forme di diabete possono essere ampiamente controllate. Per farlo, la cosa più importante è seguire una dieta sana.
Ma recenti studi hanno mostrato come un efficace rimedio ai sintomi del diabete sia l’aromaterapia. Respirare determinati aromi pare possa placare le problematiche legate al diabete.
Tra gli aromi in questione, quello che sembrerebbe più utile è quello di lavanda. Pochi sanno che questa comune pianta aromatica pulisce i vasi sanguigni e controlla il diabete. La lavanda ha un duplice utilizzo: se ingerita abbassa il colesterolo nel sangue, se odorata placa i sintomi del diabete.
Una ricerca ha incoronato la lavanda come alleata numero uno contro colesterolo e diabete
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Parlando di lavanda, molti la pensano come un profumatore per ambienti e bucato. Invece, pochi sanno che questa comune pianta aromatica pulisce i vasi sanguigni e controlla il diabete.
La lavanda può anche entrare attivamente nella nostra dieta. Le parti utilizzate sono i fiori essiccati, spesso usati nella cucina provenzale, e l’olio ricavato dai fiori stessi. Entrambi vanno usati con moderazione, soprattutto a causa del loro sapore, pungente come l’aroma. Specialmente l’olio di lavanda svolge un’azione che contrasta la formazione del colesterolo nelle vene.
Se inalato, invece, contrasta i sintomi del diabete. La scoperta risale a uno studio portato avanti da alcuni scienziati tunisini nel 2014. Secondo tale studio, respirare l’olio essenziale di lavanda placa la sintomatologia del paziente diabetico, regolarizza gli zuccheri nel sangue e abbassa lo stress. Stesso effetto dell’olio di lavanda sarebbe apportato da altri aromi, come il pepe nero, i chiodi di garofano e la melissa.
In ogni caso, è sconsigliato l’iperdosaggio. In più, è meglio evitare di assumere lavanda quando si è incinta o nella fase di allattamento.
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