Pochi sanno che oltre alla rendita fino a 1.300 euro anche alle casalinghe arriva la pensione 

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Il lavoro delle casalinghe, sotto molto aspetti, potrebbe essere considerato pericoloso e anche logorante. Badare tutti i giorni alla casa, alle faccende domestiche e accudire la famiglia non è certamente di poco conto. Per la serenità del nucleo familiare questo ruolo è fondamentale, anche se a volte viene sottovalutato soprattutto da coloro che maggiormente ne traggono benefici.

Per fortuna il nostro legislatore, consapevole della sua importanza, ha previsto varie forme di tutela e previdenza a favore di chi svolge questo ruolo.

Eppure pochi sanno che oltre alla rendita fino a 1.300 euro anche alle casalinghe arriva la pensione. Infatti chi svolge questo ruolo è obbligato a stipulare un’assicurazione presso l’INAIL. Ciò consente, in caso d’invalidità per un infortunio domestico, di ottenere una copertura fino a 1.300 euro al mese. A tal proposito, infatti, l’assegno o la rendita alle casalinghe arriva solo se si è assicurati, secondo i termini e le modalità fornite dall’INAIL.

Ma oltre a ciò è previsto anche un fondo alimentato dalla casalinga in cui confluiscono tutti i contributi versati, al fine di garantirsi un trattamento pensionistico se pur minimo. Possono iscriversi tutti coloro che svolgono questo ruolo, sia uomini che donne a partire dai 16 anni d’età fino a 65 anni.

Pochi sanno che oltre alla rendita fino a 1.300 euro anche alle casalinghe arriva la pensione

Pertanto qualora si dovessero verificare degli infortuni durante le faccende domestiche con una conseguente invalidità permanente, la casalinga avrà diritto a ricevere un indennizzo. Infatti potrebbero arrivare dall’INAIL non solo 300 euro ma anche una rendita in caso di questi incidenti domestici. In particolare, qualora dall’infortunio ne derivi un’inabilità tra il 6% e il 15% la casalinga potrà ricevere un importo una tantum di euro 300. Mentre qualora si dovesse accertare un’inabilità superiore al 16%, alla casalinga spetterà un importo mensile. Questo va da un minimo di euro 106,02 fino ad un massimo di circa 1.300 euro.

Con un minimo di 5 anni di contributi la pensione di vecchiaia a 57 anni

Qualora la casalinga abbia provveduto ad iscriversi al Fondo pensione, inoltre, la pensione che riceverà potrà cumularsi con altri redditi o trattamenti. Ma i contributi versati non si potranno cumulare o ricongiungere con quelli accreditati presso altre gestioni. Per ottenere la pensione casalinghe, oltre ad essere iscritte al Fondo, è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi. L’età per ottenere la pensione casalinghe è di 57 anni, a condizione che l’assegno sia pari almeno ad 1,2 volte l’importo dell’assegno sociale. Va da sé che maggiori saranno i contributi versati maggiore sarà l’importo spettante. Inoltre, cosa molto importante da tenere presente è che il versamento dei contributi è completamente deducibile dal reddito IRPEF.

Approfondimento

La pensione o la rendita fino a quasi 1.300 euro per la casalinga in queste situazioni

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