Attualmente per evidenziare il cancro alla prostata si effettuano alcuni esami specifici. tra questi il test della PSA (Antigene Prostatico Specifico) rilevato con un esame del sangue, combinati con biopsie tradizionali. Questo però ha portato a un aumento spropositato di biopsie non necessarie e a un aumento di falsi positivi. Come alternativa è stato proposto l’utilizzo della risonanza magnetica per l’individuazione del tumore.
In un importante studio pubblicato pochi giorni fa su Lancet (Nordström T et al, 2021), i ricercatori hanno evidenziato che un nuovo test del sangue, denominato Stockholm3 test, è molto più affidabile rispetto ai metodi in uso e consente di ridurre drasticamente i costi associati al cancro alla prostata. Questo potrebbe consentire dei programmi di screening nazionali di ampia portata.
Nuove scoperte si stanno susseguendo per il trattamento del tumore alla prostata. Per esempio, pochi sanno che mangiare questo comunissimo alimento può rallentare il cancro alla prostata.
I funghi champignon sono tra i funghi eduli più apprezzati nella nostra cucina. Questo, nonostante molte persone non sappiano che questo alimento non soltanto è difficile da digerire, ma potrebbe essere dannoso se assunto in due pasti di seguito. Il loro nome scientifico è Agaricus Bisporus. Quando ancora giovani hanno un caratteristico colore bianco.
Pochi sanno che mangiare questo comunissimo alimento può rallentare il cancro alla prostata
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In uno studio pubblicato di recente (Wang X et al, 2021), i ricercatori hanno evidenziato come le sostanze chimiche presenti nei funghi champignon bianchi possano rallentare la progressione del cancro alla prostata.
I risultati sono stati presentati all’incontro annuale ENDO 2021 dalla Endocrine Society.
Il tumore alla prostata è promosso dagli ormoni sessuali maschili, detti androgeni. Gli androgeni si legano a dei recettori presenti sulle cellule della prostata. Le sostanze presenti in un estratto di funghi champignon sopprimono l’attività di questi recettori. Infatti bloccano il legame con gli ormoni e rallentano la crescita del tumore.
Non si conoscono ancora i dettagli di questo meccanismo, ma questa scoperta potrebbe essere importante per il trattamento per questo tipo di tumore.
In un aggiornamento dell’articolo ancora sotto revisione paritaria (pre-print, Chen S et al, 2021), lo stesso gruppo di ricercatori ha messo in evidenza come i sintomi del COVID-19 possano essere attenuati dall’uso di polvere di funghi champignon. Se confermati, questi dati potrebbero avere una grande valenza e confermare le importanti proprietà nutrizionali di questi funghi.