È noto come siano molti gli aspetti positivi legati al possedere un animale. Infatti, molti affermano che la compagnia degli amici a quattro zampe possa avere effetti davvero positivi sulla salute. Il possedere un animale ridurrebbe lo stress e aiuterebbe a praticare del movimento tutti i giorni. Aumenterebbe le possibilità di socializzare e infonderebbe sicurezza e assicurerebbe compagnia. Inoltre, aiuterebbe ad aumentare il senso di responsabilità. Più in generale i proprietari di animali sanno quanto sia forte il legame affettivo che viene a svilupparsi tra loro e il proprio animale domestico.
Possedere un animale comporta, però, anche delle forti responsabilità. Intanto legate al benessere dell’animale stesso, con il dovere di accudirlo, dargli da mangiare, portarlo fuori e tutti i doveri connessi. Dall’altra, abbiamo una serie di responsabilità verso i terzi per i comportamenti dell’animale.
Pochi sanno che il proprietario di animali rischia fino a 3 mesi di reclusione e 309 euro di multa in questo caso molto frequente ma sottovalutato
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È sufficiente leggere, a questo proposito, l’articolo 2052 del codice civile. Questo prevede che il proprietario di un animale, o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni che provoca. Questo sia che fosse sotto la sua custodia sia che fosse smarrito o fuggito, salvo sempre il caso fortuito.
Si parla, in questi casi, di responsabilità oggettiva. La norma, cioè, impone al proprietario dell’animale di risarcire i danni civili causati dall’animale stesso. E questo anche quando abbia adottato tutte le cautele in astratto possibili. Il proprietario dell’animale è, in ogni caso, tenuto a risarcire questi danni. L’unica prova che può dare per scagionarsi è costituita dal caso fortuito, cioè da un comportamento positivo di un fattore esterno alla sua sfera. Si pensi al caso che un ladro entri in casa, ed uscendo, lasci il cancello aperto. Se il cane scappa e fa dei danni, potrebbe configurarsi il caso fortuito e il proprietario non dover risarcire i danni.
La responsabilità del proprietario
Oltre al risarcimento dei danni civili, pochi sanno che il proprietario di animali rischia la reclusione e 309 euro di multa. Lo ha ribadito la Cassazione con la sentenza 9024 del 2022. Il caso era quello della figlia maggiorenne di una coppia che portava a spasso il cane di famiglia, slegato e senza museruola. L’animale, durante la passeggiata, aggrediva una bambina causandole delle lesioni. I giudici hanno condannato, non solo la figlia ma anche i genitori, per lesioni colpose, sia pure questi non fossero presenti al momento dell’aggressione.
Infatti, la Corte ha ritenuto che i genitori fossero colpevoli per non avere impedito che una persona non adeguata portasse a spasso il cane. L’animale non era, infatti, nuovo ad episodi di violenza, dunque, le attenzioni dei proprietari dovevano essere ancora maggiori. Per la Cassazione i genitori che non hanno vigilato sul proprio animale e consentito che questo uscisse senza guinzaglio e museruola rispondono penalmente. Appunto, anche se non effettivamente presenti al momento dell’aggressione, in concorso con la figlia maggiorenne.
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