Ci avviciniamo purtroppo per i nostri amici cani alla fase dell’anno che sicuramente odiano di più. Quella di Capodanno in cui noi festeggiamo con milioni di botti, ma gli animali hanno una gran paura. L’invito è ovviamente quello di cercare di limitarli se ci sono i nostri amici pelosi in zona. Potrebbero causare loro ansia, panico, paura e stress. Tutte sensazioni che li portano a compiere anche gesti dolorosi come scappare di casa, rischiando la vita. E proprio lo stress potrebbe essere al centro dell’attenzione per i nostri amici in queste ore. E pochi sanno che il nostro cane quando è sotto stress si comporta in maniera bizzarra soprattutto con queste azioni. Vediamo cosa dicono gli esperti e gli allevatori su questo tema.
Quando è negativo
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Secondo gli esperti internazionali come il dottor John Fisher i nostri amici pelosi soffrirebbero di stress negativo e stress positivo. Nel primo caso, ecco i tipici segnali simili ai botti di Capodanno:
- pupille dilatate;
- orecchie tese all’indietro;
- respiro affannoso;
- immobilismo completo a terra, come fossero imbalsamati.
E nei casi peggiori, anche la classica “pisciatina” di paura. La cosa più importante da fare è portare via il nostro amico dall’ambiente che lo spaventa. Usando la massima delicatezza, senza urla e comandi troppo severi.
Pochi sanno che il nostro cane quando è sotto stress si comporta in maniera bizzarra soprattutto con queste azioni
Molto più difficile, anche se siamo abituati alla convivenza con il nostro amico, è riconoscere quando lo stress è positivo. Il problema è che questo tipo di stress non sarebbe momentaneo come quello dei botti di Capodanno, ma silente e duraturo. Proprio come potrebbe accadere a noi umani, quando dallo stress rischiamo di passare alla depressione. Ecco allora che una delle azioni che i cani manifesterebbero per lo stress positivo è la disobbedienza.
Ma non intendiamo esclusivamente il rifiuto dell’ordine, bensì il comportarsi sempre alla stessa maniera, infischiandosene del padrone. Una cosa che potrebbe essere naturale e scontata in un cucciolo, più problematica e complessa in un cane adulto. Difficile intervenire, se non attraverso il consulto con il veterinario o un esperto. Nel senso che potrebbe bastare un cambiamento di ambiente, ma con qualche se. Secondo gli addestratori, potrebbe essere necessario un percorso di recupero o di training mirato. E facciamo anche attenzione perché molti cani nascondono lo stress positivo anche dietro a delle azioni che pensiamo affettive, come leccare continuamente le mani. Una specie di manifestazione di disagio che serve a lanciarci un preciso campanello d’allarme. Il nostro cane ci sta comunicando di essere stressato.
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