Pochi sanno che esiste un particolare tipo di riso che abbasserebbe il colesterolo nel sangue

riso rosso

Per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, come ben sappiamo, è importante mantenere uno stile di vita il più sano possibile. Tuttavia, in alcune situazioni, è necessario anche intervenire con una terapia farmacologica, e in caso di parere favorevole del proprio medico, affiancare anche degli integratori.

Tra questi possiamo trovare, ad esempio, integratori di fibre, la lecitina di soia, i beta glucani contenuti in alcuni cereali, o il chitosano contenuto in alcuni crostacei e così via. Non tutti però sanno che esiste un altro integratore naturale che aiuterebbe ad abbassare il colesterolo alto, ossia il riso rosso fermentato.

Pochi sanno che esiste un integratore naturale che sarebbe efficace nel contrastare il colesterolo alto

Il riso rosso fermentato è sostanzialmente il prodotto della fermentazione del riso innescato dal lievito Monascus purpureus (un lievito di colore rosso). Quest’ultimo, durante questo processo, produce una sostanza che sarebbe in grado di abbassare i livelli di colesterolo anche del 20-25%, chiamata Monacolina K. Quest’ultima presenta una struttura simile alla lovastatina, uno dei tanti tipi di statine, generalmente utilizzata per contrastare l’ipercolesterolemia. Attenzione, però, a non confonderlo con il riso rosso disponibile in commercio, che non ha alcun ruolo nella diminuzione del colesterolo nel sangue, poiché sarebbe privo della suddetta sostanza.

Proprietà ed eventuali benefici del riso rosso fermentato

Grazie a questa proprietà, il riso rosso fermentato in genere potrebbe essere proposto per quei pazienti che hanno il colesterolo alto, ma che non presenterebbero ulteriori problematiche. Inoltre, sarebbe utile anche per contrastare altri disturbi gastrointestinali, come l’indigestione o la diarrea, o per migliorare la circolazione del sangue ed il funzionamento della milza e dello stomaco.

Anche l’EFSA, ossia l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, avrebbe autorizzato il claim riguardo l’efficacia della Monacolina K sull’ipercolesterolemia. Tale claim, tuttavia, sarebbe valido solo nel caso in cui l’apporto giornaliero di Monacolina K fosse parti a 10 mg. Prima di stabilire se quest’integratore rappresenti una valida opzione, è necessario far valutare da un medico il rischio cardiovascolare. In generale, si potrebbe raccomandare ai pazienti under 40, che potrebbero avere un rischio cardiovascolare basso, o moderato, e una vita piuttosto attiva. Inoltre, potrebbe essere utile nei soggetti intolleranti alle statine.

Possibili controindicazioni e interferenze con altri farmaci

È bene però precisare che anche l’assunzione di riso rosso fermentato potrebbe comportare la comparsa di effetti indesiderati. Infatti, pochi sanno che esiste un rischio legato ai disturbi epatici. In genere, quindi, sarebbe meglio evitare di assumere tali integratori se si hanno patologie al fegato, o se si seguono determinate terapie, o se si bevono alcolici.

Inoltre, potrebbe anche interferire con l’azione di alcuni farmaci. Infatti, sarebbe il caso di non assumere il riso rosso fermentato se si seguono terapie a base di:

  • ciclosporine e gemfibrozil, poiché potrebbero aumentare gli effetti indesiderati;
  • farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4, perché potrebbe ridurne la velocità di degradazione;
  • niacina, che, se assunta insieme al riso rosso fermentato, potrebbero provocare problematiche a livello muscolare.

Quindi, ancora una volta, raccomandiamo di consultare il proprio medico prima di assumere questo integratore che, seppur naturale, non sarebbe privo di rischi.

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