Il mese di aprile è ormai alle porte e finalmente si avvicina quel periodo dell’anno in cui si possono trapiantare i pomodori. Le temperature, infatti, stanno aumentando progressivamente e tra qualche settimana si attesteranno stabilmente intorno ai 20 gradi. Questo clima permetterà alle piantine di pomodori di crescere in salute, senza subire traumi dovuti al troppo freddo.
Tuttavia, oltre al clima, ci sono ulteriori accortezze da tenere in conto per raggiungere i risultati sperati. Infatti, bisognerà anche preparare e lavorare il terreno nella maniera più corretta. Ad esempio, sarà fondamentale effettuare un’ottima vangatura del terreno, concimarlo con i giusti nutrienti e preservarlo da possibili ristagni idrici.
A seguito del trapianto, poi, bisognerà prestare attenzione all’irrigazione, alle erbe infestanti e, soprattutto, alle lumache. Ma esiste un altro passaggio, che molti a volte ignorano, e che potrebbe migliorare la coltivazione ed il raccolto dei pomodori. Stiamo parlando della consociazione, ossia la coltivazione simultanea, nello stesso appezzamento di terra, di piante di specie diversa. Nelle prossime righe cercheremo di scoprire quali siano i vantaggi di questa tecnica e, soprattutto, come possiamo sfruttarla nel caso dei pomodori.
Pochi sanno che basterebbe coltivare questa pianta vicino ai pomodori per triplicare il raccolto e farli crescere in salute
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Quindi, per avere un’ottima resa, sia qualitativa che quantitativa, di qualsiasi raccolto, è possibile sfruttare l’interazione biologica tra due o più piante. Questa tecnica è molto utile per vari aspetti ed offre notevoli vantaggi. Il primo riguarda ovviamente l’ottimizzazione degli spazi e delle tempistiche. Coltivare due piante contemporaneamente, infatti, consente di utilizzare meno superficie di terreno e di ottenere più raccolti in poco tempo. La consociazione, inoltre, permette di ridurre l’utilizzo di prodotti come antiparassitari e fertilizzanti, perché le piante potrebbero aiutarsi a vicenda anche in questo senso.
Per quanto riguarda i pomodori, ad esempio, esistono diverse piante che possono essere coltivate in consociazione, come ad esempio il prezzemolo. Tuttavia, pochi sanno che basterebbe coltivare anche il sedano al loro fianco. In questo caso, il pomodoro permetterebbe al sedano di crescere rigoglioso, mentre quest’ultimo allontanerebbe alcuni insetti nocivi per il pomodoro.
Non tutte le piante, però, possono vivere in simbiosi tra loro e, anzi, alcune entrano proprio in competizione. Al fianco del pomodoro, ad esempio, non andrebbero mai piantati i peperoni, le melanzane o i cetrioli. Questi abbinamenti, infatti, potrebbero causare una crescita minore dei frutti ed una maggiore esposizione alle malattie fungine.