Le famiglie italiane sono da sempre grandi risparmiatrici. Nel nostro Paese, infatti, è abitudine consolidata accantonare mensilmente una parte dei guadagni per far fronte ad imprevisti futuri. A differenza di quanto accade in altre parti del mondo, gli italiani sono anche molto legati agli investimenti immobiliari. Secondo recenti dati ISTAT, oltre il 72% delle famiglie vive in un immobile di proprietà. Spesso acquistata con grandi sacrifici e mutui trentennali. Una casa ed alcuni risparmi in banca sono per moltissimi un obbiettivo per dormire sogni tranquilli. La solidità finanziaria delle famiglie rischia però di dissolversi a causa di un errore molto comune. Infatti, pochi sanno che basta una sola firma per rischiare la bancarotta e perdere casa e risparmi.
La garanzia, un’arma a doppio taglio
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Negli ultimi anni è sempre più difficile ottenere credito bancario. Molto spesso, infatti, chi vuole contrarre un prestito non ha tutte le caratteristiche richieste dagli Istituti. I contratti a tempo indeterminato sono ormai rari e tantissimi giovani non dispongono di risparmi o di beni da dare in garanzia. L’unica possibilità per ottenere un mutuo immobiliare o un prestito per l’automobile è chiedere una garanzia. Amici, parenti o genitori possono infatti apporre la loro firma e diventare garanti di un prestito altrui. In altre parole, qualora l’intestatario non potesse pagare, la banca si rivarrebbe su di loro. Ovviamente, c’è sempre la massima fiducia tra le parti, ma le cose possono comunque rischiare di prendere una brutta piega. Pochi sanno che basta una sola firma per rischiare la bancarotta e perdere casa e risparmi: si tratta proprio della garanzia.
Pochi sanno che basta una sola firma per rischiare la bancarotta e perdere casa e risparmi
Il codice civile disciplina con gli articoli 1936, 1943 e 2784 le varie forme di garanzia. Nel caso di mutui e prestiti, il garante assume anche il nome di coobbligato. Questo fa capire che la responsabilità di rimborsare il debito sia a capo di entrambe le parti. Se il soggetto finanziato perdesse il lavoro o morisse prematuramente, il garante avrebbe l’onere di rimborsare l’intero debito. Si tratta di un vero e proprio obbligo che espone a rischi davvero gravi. Chi non dovesse pagare rischierebbe un decreto ingiuntivo, con il rischio di vedersi sequestrare un quinto di stipendio o pensione. Oppure di subire il sequestro dei propri risparmi o il pignoramento della casa. Insomma, è sempre importantissimo valutare con attenzione le richieste di mettere una firma di garanzia. Le conseguenze, infatti, potrebbero essere molto serie.