Molto spesso capita di mangiare non per soddisfare una reale necessità fisiologica ma perché si è sopraffatti da particolari stati d’animo quali stress, nervosismo, malinconia o noia.
Infatti in particolari momenti della giornata mangiare può diventare una consolazione o uno sfogo spingendo ad ingerire alimenti non necessari.
Altre volte invece, anche dopo aver consumato un pasto abbondante, non si arriva ad avvertire il reale senso di sazietà e appagamento, facendosi sopraffare da un appetito irrefrenabile.
Condizione che porterà inevitabilmente non solo ad assumere chili in eccesso ma anche a creare probabilmente alterazioni dei valori sanguigni.
Pochi sanno che basta questo semplice ingrediente per combattere il senso di fame e mantenere a bada peso, colesterolo e glicemia da poter inserire nella propria alimentazione
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L’alimento che potrebbe aiutare ad alleviare la sensazione di fame è il topinambur.
Questo è un tubero che in passato è stato spesso utilizzato per sostituire le patate, con un aspetto simile allo zenzero e alla curcuma, molto versatile in cucina e dal sapore molto simile a quello del carciofo.
Il topinambur ha un bassissimo contenuto di calorie, pochi grassi, non contiene colesterolo ed è ricco di fibre naturali.
Ricco di potassio, il grande alleato del cuore, che riduce la pressione sanguigna e regola la frequenza cardiaca.
Trattasi di un tubero con un indice glicemico molto basso, quindi un suo uso e consumo che potrebbe essere inserito nell’alimentazione dei diabetici.
Ma l’aspetto più importante ed interessante è quello della presenza dell’inulina, un prebiotico naturale, una fibra solubile che sembrerebbe regalare un senso di sazietà duraturo e accelerare il transito intestinale specialmente per chi soffre di stipsi.
Dunque ideale per chi vuole tenere sotto controllo il proprio peso.
Pochi sanno che basta questo semplice ingrediente per combattere il senso di fame e mantenere a bada peso, colesterolo e glicemia.
Vediamo come può essere cucinato e mangiato.
Il topinambur va lavato e spazzolato con acqua fresca eliminando solo le parti di buccia più dure.
Questo è un tubero che può essere consumato sia crudo che cotto, facilmente reperibile da inizio autunno fino alla primavera.
Se crudo, è preferibile tagliarlo a fettine sottilissime e condirlo con olio, aceto, limone o comunque secondo i propri gusti personali.
Se cotto, deve essere lessato per una decina di minuti, oppure stufato o ripassato in padella per 15/20 minuti.
Si possono preparare ottimi purè, risotti, oppure utilizzato per insaporire vellutate, zuppe e insalate o per aromatizzare qualsiasi pietanza di proprio gradimento.
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