Per quanto la normativa italiana, per coloro che rientrano dall’estero, sia piuttosto chiara ed esplicativa, non tutti ne conoscono i dettagli fondamentali. I viaggiatori che vogliono entrare in Italia, onde evitare spiacevoli inconvenienti, devono conoscere i requisiti richiesti e i documenti da presentare. Non tutti, ad esempio, sono a conoscenza del fatto che in base al paese di partenza cambiano gli obblighi del viaggiatore. Pochi sanno che al rientro in Italia in assenza di questi documenti si rischiano quarantena ed imbarco.
Tuttavia, esistono fonti ministeriali per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità riguardanti il rientro in Italia e le partenze e conoscere nel dettaglio la normativa. È importante consultarle regolarmente data la velocità con cui, insieme all’andamento epidemiologico, cambiano le regole per l’imbarco e la permanenza. Un esempio chiaro è la Grecia che nel corso degli ultimi mesi ha più volte cambiato e aggiunto restrizioni. Al momento su tutto il territorio ellenico è attiva una divisione per fasce di colore in base all’andamento del contagio. È di qualche settimana l’articolo “Dopo Mykonos anche queste isole turistiche della Grecia potrebbero subire pesanti restrizioni”. Attualmente Mykonos è ritornata arancione, ma l’isola di Zante è da poco diventata rossa.
Pochi sanno che al rientro in Italia in assenza di questi documenti si rischiano quarantena ed imbarco
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L’Italia prevede differenti misure per il rientro in base al paese di provenienza. Come riportato su Viaggiare Sicuri, le autorità italiane hanno stilato 5 elenchi che vanno dalla lettera A alla E. Tutti i territori europei sono contenuti nell’Elenco C. Invece, San Marino e Città del Vaticano rientrano nell’Elenco A.
In quello denominato B rientrano i paesi di quello C dal basso rischio epidemiologico. Al momento, l’elenco in questione è vuoto.
Nell’Elenco D rientrano paesi come Albania, Giappone e Regno Unito di Gran Bretagna, per i quali viaggiatori è previsto l’obbligo di quarantena fiduciaria al rientro. È, inoltre, richiesta la presentazione del PLF e di un tampone negativo effettuato nelle precedenti 72 ore, ridotto a 48 per il Regno Unito.
Per coloro che rientrano in Italia da paesi europei c’è comunque il rischio di quarantena in assenza dei documenti richiesti. È, infatti, prevista da parte del viaggiatore la presentazione del PLF e della Certificazione Covid-UE. In alternativa a quest’ultima possiamo mostrare ai controlli altri documenti per evitare l’isolamento fiduciario. Tutti i dettagli sono in “Attenzione perché al rientro dalla Grecia potremmo rischiare la quarantena se accade questo”.