Nel 2020 con la pandemia i nostri appartamenti si sono riempiti di piante. La nuova moda ha portato anche i cosiddetti “pollici neri” ad approcciarsi con coraggio all’accudimento delle piante da interno. Ma quante di esse saranno sopravvissute? Pochi lo fanno ma basterà seguire queste 4 semplici regole per far star bene le nostre piante d’appartamento e non farle morire.
Non scegliere ciò che piace
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Può sembrare uno strano controsenso. Perché mai dovremo acquistare una pianta che non ci piace? Ebbene sì. Le prime considerazioni che dobbiamo fare se vogliamo diventare dei bravi plant lovers, è valutare le condizioni della nostra abitazione. Luce, spazio e tempo disponibile per le cure. Una volta capito ciò, orientarci verso piante che siano compatibili con tutte queste caratteristiche. Solo così aumenteremo le possibilità di successo. Quindi saremo più soddisfatti e finiremo per innamorarcene.
La scelta del terriccio
Difficilmente una pianta appena acquistata sarà da rinvasare. Qualora però le radici fuoriuscissero dal vaso di coltivazione allora si dovrà procedere. È assolutamente sconsigliato acquistare tutti quei terricci super economici venduti nei supermercati. Essi non sono formulati con attenzione, non contengono i nutrienti corretti e spesso sono molto poco drenanti. Si andrà incontro prestissimo al marciume radicale. Una delle più comuni cause di morte delle piante in vaso. Meglio spendere qualche soldo in più e garantire alla nostra amica verde la migliore qualità della vita possibile.
Una doccia ogni tanto
Può fare sorridere ma la doccia va fatta anche alle piante. Si, perché la superficie delle foglie si ricopre presto di una patina di polvere. Essa finisce per occludere gli stomi e rendere difficoltosa la respirazione e la fotosintesi. La pianta sarà debole ed esposta all’attacco di parassiti, funghi e malattie. Perciò portiamola in bagno e con uno spruzzino a pompa regaliamole un po’ di respiro. Inoltre, sapendo che la quasi totalità di esse è originaria dei climi tropicali, un po’ di umidità la farà felice.
Dopo la doccia il bagnetto
Quanto devo bagnarla? Questa è forse la domanda che fiorai e vivaisti si sentono porre più spesso. Escludiamo dal ragionamento le piante grasse e tutte quelle di origine desertica. Se parliamo di quelle tropicali più diffuse nei nostri appartamenti, è bene bagnarle quando la terra è secca. Lo sentiamo infilando un dito nel terreno. Il metodo per bagnarle più consigliato è quello per subirrigazione. Ovvero, lasciare il vaso immerso in 4 dita di acqua anche per diverse ore. La pianta assorbirà tutta quella di cui necessita e verrà fatta scolare quella in eccesso. È lei insomma a decidere quanto bere. Pochi lo fanno ma basterà seguire queste 4 semplici regole per far star bene le nostre piante d’appartamento e non farle morire.