Chi ha la glicemia alta o sta cercando in tutti i modi di dimagrire ha degli alimenti cerchiati di rosso e bollati come nemici. Purtroppo, la pasta è uno di questi. Sfatiamo subito il mito che la pasta faccia male: non è così. Ricordiamo che il 50% delle calorie che ingeriamo giornalmente dovrebbero derivare dai carboidrati, per questo toglierli senza criterio può far male. Di contro, a causa del suo indice glicemico la pasta può essere un nemico della dieta e soprattutto di chi ha la glicemia alta e il diabete di tipo 2. Però, in pochi conoscono questi 2 trucchi geniali che abbassano l’indice glicemico della pasta, ma sono fondamentali se vogliamo mangiarla senza pensieri.
Cos’è l’indice glicemico e perché è così importante
L’indice glicemico di cui tanto sentiamo parlare non è altro che un valore associato al cibo, che descrive l’impatto di quel cibo sulla glicemia. Più precisamente, l’indice glicemico mostra la rapidità con cui aumenta la concentrazione di glucosio nel sangue, dopo aver mangiato un determinato cibo. Più l’indice è alto, più il glucosio nel sangue cresce velocemente. Quando mangiamo un piatto di pasta, nel processo digestivo i nutrienti vengono scissi e se ne ricava anche glucosio. Gli alimenti si dividono generalmente in 3 categorie: a indice glicemico alto, medio e basso. Un piatto di pasta, per esempio di spaghetti, ha un indice glicemico pari a circa 55. Questo valore è alto, sebbene non tra i più alti (le patatine fritte arrivano a 90). Eppure, seguendo dei semplici consigli, possiamo abbassare notevolmente questo valore facendo un gran favore alla glicemia.
Pochi conoscono questi 2 trucchi geniali che abbassano l’indice glicemico della pasta
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Il primo trucchetto per abbassare l’indice glicemico della pasta è mangiarla al dente. Più cuociamo la pasta, più la rendiamo digeribile. Il motivo, però, è che con la cottura rendiamo l’amido più “pronto” ad essere trasformato in glucosio. Al contrario, se la pasta è poco cotta gli enzimi addetti alla digestione avranno più difficoltà a scindere il glucosio dall’amido.
Il secondo trucco che abbassa l’indice glicemico, invece, è mangiarla fredda. Quando lasciamo raffreddare la pasta l’amido si trasforma in “amido resistente”. Questo significa che perde di nuovo parte della sua digeribilità, quindi è più difficile ricavarne glucosio. Chi soffre di diabete o glicemia alta, fa bene a mangiare la pasta fredda o riscaldata. In ogni caso, scegliendo pasta integrale abbiamo un ulteriore abbassamento dell’indice glicemico.
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