Ogni alimento che assumiamo possiede una serie di caratteristiche, di nutrienti utili al nostro benessere, come i sali minerali e vitamine, alcuni sono più ricchi di una sostanza rispetto ad altri.
Non ce ne rendiamo conto, ma tutto quello che mangiamo potrebbe essere determinante per favorire alcuni meccanismi del nostro organismo. Per questo, dovremo stare più attenti all’alimentazione.
In molti conoscono gli effetti positivi delle vitamine, sappiamo che la vitamina A ha un’azione antiossidante, mantiene in salute le ossa, rafforza il nostro sistema immunitario ed è importante per la vista.
Quella C è importante per il benessere dei tessuti, per assorbire al meglio il ferro e ha un potere antiossidante eccellente. Esistono, poi, anche quelle del gruppo B, utili al metabolismo, la D, che sintetizziamo dopo l’esposizione al sole, la E e la K.
Pochi conoscono questa vitamina che aiuterebbe a proteggere il fegato da epatite e cirrosi e contrasterebbe perdite di memoria, Alzheimer e demenza
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Tutte queste vitamine sono molto note e le possiamo trovare in quantità maggiore in alcuni cibi, tranne quella D. Quindi frutta, verdura, carne, pesce, condimenti sarebbero importanti per assumere il quantitativo giusto, consigliato, di ogni nutriente.
Tuttavia, esiste anche una molecola che forse non ci è capitato di sentire ma che avrebbe delle qualità incomparabili.
Si chiama colina, detta vitamina J, è un importante coenzima coinvolto nel metabolismo e che viene sintetizzato dal fegato. Questa particolare molecola, che spesso ignoriamo del tutto, sarebbe di grande aiuto nel nostro organismo, in quanto rilevante per diversi motivi.
Diminuirebbe l’infiammazione dovuta all’asma e bronchite. Sembrerebbe, inoltre, che possa prevenire l’insorgere di alcuni tumori. In più, controllerebbe i valori del colesterolo e sarebbe indicata per trattare patologie legate alla demenza, l’Alzheimer, depressione, schizofrenia, disturbo bipolare, perdita di memoria.
Altro possibile contributo, poi, è legato al fegato. Infatti, lo manterrebbe in salute e lo proteggerebbe da epatite e cirrosi.
Le dosi e dove si trova
Anche se pochi conoscono questa vitamina che proteggerebbe il fegato, esistono delle quantità consigliate da assumere nell’arco di una giornata. Si aggirano tra un grammo e 3,5 gr, a seconda dell’età e se si è in gravidanza.
Possiamo ritrovarla in vari alimenti comuni, come il fegato, carne, pesce, alcuni tipi di vegetali, cereali e uova. Inoltre, è possibile ritrovarla sotto forma di pillole e integratori, ma è sempre meglio chiedere al proprio medico ulteriori chiarimenti e posologia, per non commettere sbagli.
Secondo l’Efsa, alcuni prodotti potrebbero indicare nell’etichetta una specifica dicitura, riguardante le indicazioni d’uso. Ad esempio, possiamo ritrovare la scritta “contribuisce al mantenimento della normale funzione epatica”. Tuttavia, ciò è possibile solo se c’è una quantità di questa molecola uguale o superiore a 82,5 mg per 100 grammi o porzione.