Il segreto di una buona cucina è che sia anche varia. Questo tipo di alimentazione rispetta la caratteristica umana di essere onnivori. Infatti, in genere mangiano un po’ di tutto, dai vegetali alla carne, alla frutta. C’è poi chi preferisce un’alimentazione più a base di verdure piuttosto che una ricca di carne. Limitare la carne permetterebbe di abbassare il tasso di colesterolo nel sangue. Conta in cucina, tuttavia, anche il modo con cui si preparano gli alimenti. Le nostre nonne, per esempio, custodivano diversi segreti in questo campo. Certamente uno di questi riguarda la preparazione della classica frittata di maccheroni. Questa ricetta, tipica della Campania, è ancora oggi il piatto prediletto per le gite. Una preparazione semplice e veloce, che non richiede davvero nulla di complicato.
Un altro piatto che non richiede una lunga preparazione è il purè di patate. Si può preparare sia nel periodo caldo sia durante l’autunno e l’inverno. Il purè a volte diventa colloso o grumoso. Per evitare questi risultati deludenti, bisogna ricorrere a qualche accorgimento. Uno di questi riguarda il tipo di patate da acquistare. Mentre per preparare le patatine fritte ci vogliono le patate a pasta gialla, per un buon purè meglio scegliere quelle farinose. Si potranno così schiacciare facilmente, senza che si creino grumi o collosità durante la cottura.
Pochi conoscono quale tipo di cottura conservi meglio il sapore delle verdure e quale tegame convenga usare
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Come per quanto riguarda le patate, anche la cottura degli ortaggi o delle verdure segue determinate regole. Le verdure poi si possono preparare in tanti modi diversi. Si saltano in padella, si fanno stufate o si sminuzzano in una bella frittata. Le verdure sono il punto di forza di una dieta vegetariana e vegana. Le ricette in questo campo non mancano. Ci potrebbero insegnare addirittura un nuovo modo di concepire la cucina.
Potremmo chiederci però quale sia il modo migliore per preservare il sapore delle verdure. Quando si parla di sapori, si intendono quelli che le verdure hanno all’origine. Non perciò i sapori che acquistano grazie alle salse o agli intingoli, che si aggiungono durante la cottura. In effetti pochi conoscono quale tipo di cottura conservi meglio il sapore. In questo caso la risposta degli chef è la cottura stufata. Questa conserva al massimo i sapori, proprio perché non si perdono come nella cottura a vapore o in acqua. Inoltre, le verdure non vengono né rosolate né caramellate, mantenendo il gusto originario.
Per avere il massimo del risultato, meglio utilizzare un tegame grande e dai bordi bassi. Infatti, bisogna evitare che le verdure vadano una sull’altra, ma ognuna deve essere a contatto col fondo del tegame. Si otterrà così una cottura omogenea. Inoltre il tegame basso con il coperchio sopra mantiene meglio i vapori che fuoriescono, senza far perdere molta acqua alle verdure. In questo modo otterremo una cottura in cui si salvaguardano i sapori originari delle varie verdure.
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