Le piante grasse sono comode da coltivare e sopravvivono anche in condizioni non ideali. In molti avranno in casa o sul davanzale della finestra un cactus e se lo staranno godendo. Ma può succedere che, per mancanze anche gravi, la piantina soffra e inizi a rinsecchire o marcire. In certi casi è possibile salvarla, provvedendo il prima possibile a rimediare. Prima di vedere come agire di conseguenza, però, sarebbe utile capire come evitare il problema e analizzarne le cause.
Perché il cactus sta morendo
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Una succulenta che non è in salute si riconosce dopo un primo sguardo attento. Se vediamo delle foglie secche tra quelle nuove e più fresche o, peggio, delle parti marroni e mollicce, significa che sta soffrendo. In generale, piante come i cactus sopravvivono senza grandi sforzi in ambienti diversi da quelli originari. Ma se, per nostri errori o disattenzioni, li avessimo messi a dura prova, potrebbero non reggere l’urto. Alle volte le cause del loro male sono banali. Capita di partire per una gita di piacere per diversi giorni e scordarsi di lasciare qualcuno a occuparsi delle piantine.
Tenerle per molto tempo in casa con le tapparelle abbassate e dell’acqua stagnante sul fondo del vaso potrebbe essere loro fatale. Proprio l’acqua, a discapito dell’importanza per ogni vegetale, potrebbe diventare la peggior nemica. Se le irrigazioni avvenissero troppo di frequente potrebbero causare seri danni, tra cui il marciume radicale. Chi stesse commettendo questo errore potrebbe notarlo dalla condizione di fusto e foglie. Se queste ultime cadessero con troppa facilità, o notassimo delle macchioline nere, dovremmo sospendere temporaneamente le innaffiature e verificare che il terreno sottostante dreni bene.
Pochi conoscono il metodo per salvare un cactus in fin di vita
Da vaso o in giardino, ci sono piante straordinarie per bellezza e resistenza. Le succulente sono tra queste, ma bisogna curarle a dovere perché possano prosperare. Se il nostro cactus sta marcendo, per salvarlo dovremo agire in modo radicale. Nel caso il marciume sia diffuso solo sul fusto, la situazione potrebbe essere meno grave del previsto. Per risolverla dovremo comunque esportare tutte le parti malate. Usiamo una lama ben pulita e sterilizzata per l’operazione, con la quale recidere ogni zona colpita. Potrebbe anche essere necessario tagliare buona parte della pianta, aspettare che asciughi completamente e poi propagare la cima.
Lo scenario peggiore si verificherebbe qualora i danni avessero coinvolto anche le radici. A questa profondità, il marciume non è facile da curare. Se avessimo constatato questa situazione e anche la cima della pianta fosse compromessa, non ci sarà più molto da fare. Qualora riuscissimo a salvare in extremis qualche parte, proteggiamola subito con del fungicida apposito. Sistemiamola per qualche giorno in un luogo caldo e illuminato, che sia protetto dall’umidità. Una volta che sarà totalmente asciutta, potremo interrarla in altri vasi e aspettare che metta le nuove radici. Anche se finora pochi conoscono il metodo per salvare un cactus morente, da oggi si potrà metterlo in pratica al meglio.