Quando arriva l’autunno inoltrato la natura, come per ripagarci del buio e del freddo, sprigiona una forza dirompente. È proprio in questa stagione, infatti, che le nostre tavole possono arricchirsi di prodotti preziosi per la nostra salute. La lista di frutta e verdura autunnale è sterminata. Basta pensare a mele, pere, castagne, cachi, kiwi e melograni, ma anche a zucche, verze, broccoli, cavoli e cavolfiori. Insomma, in autunno abbiamo una vasta scelta di prodotti ricchi non solo di gusto ma anche di proprietà nutritive utili all’organismo. Visto, però, che anche la cucina segue le sue mode, tra decine di prodotti amatissimi ce ne sono alcuni che tendiamo a trascurare. Uno di questi è il cardo.
Pochi acquistano quest’ortaggio di novembre simile al carciofo ma più ricco di calcio e nemico dell’ipertensione, che possiamo preparare sia cotto che crudo. Benché vengano preferiti altri ortaggi, il cardo è un prodotto eccezionale, versatile in cucina e denso di proprietà.
Pieno di nutrienti ma poverissimo di calorie
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Il cardo è un ortaggio tipico della stagione autunnale e invernale: la raccolta comincia a novembre. Spesso il cardo è noto con il nome di carciofo selvatico. Infatti, appartiene alla stessa famiglia del carciofo, anche se è più simile al sedano per la forma allungata del gambo. È proprio il gambo la parte edibile del cardo (le foglie vanno eliminate). Solitamente si prepara bollito, ma una particolare varietà, il cardo gobbo di Monferrato, può essere mangiata anche cruda.
Quest’ortaggio è indicatissimo per chi segue una dieta ipocalorica, visto che è composto per il 94% d’acqua e ha solamente 12 calorie per 100 grammi. La stessa quantità di prodotto contiene anche diverse vitamine e sali minerali. Tra queste spiccano la vitamina A, B e C, nonché sodio, potassio, ferro, fosforo e soprattutto calcio. Il cardo, infatti, che condivide gran parte dei suoi nutrienti con il carciofo, lo supera di più del doppio nella quantità di calcio.
Pochi acquistano quest’ortaggio di novembre simile al carciofo ma più ricco di calcio e nemico dell’ipertensione
Un etto di cardo contiene ben 96 mg di calcio, mentre il carciofo ne ha “soltanto” 44 mg. Tutto questo calcio rende il cardo un ortaggio amico di muscoli e ossa, nonché della coagulazione del sangue. Ma le sue peculiarità non si limitano a questo. Il cardo apporta anche un altissimo tasso di potassio, in relazione al suo limitatissimo apporto energetico. Per questo, mangiare cardi potrebbe aiutare a regolare la pressione sanguigna, riportandola alla norma. Inoltre, mangiando cardi non possiamo incorrere in alcuna controindicazione, a meno che non siamo allergici a questo ortaggio.
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