Il 2022 è stato un anno molto particolare per Interpump. Sono stati interrotti, infatti, diversi record che gli appartenevano. Ad esempio, poche volte questo titolo azionario era sceso così tanto in un anno. Seguendo la scia di tutti i mercati azionari, però, da inizio ottobre il titolo ha accennato una ripresa anche se nelle ultime settimane il recupero procede con difficoltà.
Un annus horribilis questo 2022
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Così si potrebbe definire per Interpump l’anno che sta per concludersi. Era, infatti, dal 2008 che non vedeva un ribasso così profondo. Le quotazioni, infatti, sono arrivate a perdere oltre il 50%.
Nel 2008, però, questo ribasso era stato il preludio a un rialzo monstre che aveva portato il titolo in poco più di 10 anni a guadagnare circa il 2.500% fino al novembre. Da quel momento è partita una sequenza di quattro mesi consecutivi al ribasso come non si vedeva dal 2008.
Questi numeri dovrebbero essere sufficienti per capire l’eccezionalità del ribasso che gli investitori di Interpump hanno vissuto nel corso del 2022.
La ripresa di ottobre e la successiva debolezza di Interpump
La ripresa cui abbiamo assistito da ottobre in poi potrebbe essere messa in correlazione con gli ottimi numeri relativi ai primi 9 mesi dell’anno. Come discusso in precedenza, infatti, i mesi di agosto e settembre avevano fatto registrare numeri record per il titolo.
Il ribasso cui abbiamo assistito da metà novembre in poi, invece, potrebbe avere una natura puramente tecnica. I soci di controllo Fulvio Montipò e Gruppo Ipg Holding, infatti, hanno dovuto vendere 455.000 azioni per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro. La cessione si è resa necessaria per rientrare al di sotto della soglia dell’OPA (25%) che era stata superata in seguito all’esercizio da parte di Montipò di stock option che aveva portato Ipg Holding al 25,4% del capitale di Interpump.
Poche volte questo titolo azionario era sceso così tanto in un anno: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Interpump (MIL:IP) ha chiuso la seduta del 12 dicembre a quota 43,34 euro, in rialzo dello 0,46% rispetto alla seduta precedente.
Dopo la discesa, di probabile natura tecnica, cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, le quotazioni di Interpump stanno accennando a una reazione. Tuttavia, i suoi effetti non sono ancora visibili né sulle medie, ancora incrociate al ribasso, né sullo SwingTrading Indicator ancora impostato al ribasso.
Le prossime sedute potrebbero essere decisive per capire il futuro del titolo.
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