Più soldi sul conto? Una strada è l’anticipo del TFR. La crisi del coronavirus potrebbe portare ad avere bisogno di liquidità per un certo periodo. I motivi possono essere i più vari: dalle spese correnti, al pagamento rate di prestiti accesi, a spese straordinarie. Vediamo a quali condizioni si può chiedere un anticipo del TFR
Più soldi sul conto? Una strada è l’anticipo del TFR. Ma a certe condizioni
Può essere una buona idea pensare alla liquidazione di fine rapporto per entrare in possesso di un po’ di soldi che ai tempi difficili del coronavirus possono essere utili. Naturalmente non occorre licenziarsi per avere diritto al TFR, si può anche chiederne un anticipo. Ma a certe condizioni. ll Trattamento di Fine Rapporto, TFR appunto, è normato dall’articolo 2120 del Codice Civile. In base a questo articolo il lavoratore può chiedere al datore di lavoro un anticipo della liquidazione. Tale anticipo non può superare il 70% di quello che si è maturato fino al momento della richiesta di anticipo. Ma non lo possono chiedere tutti.
L’anzianità è una condizione per chiede l’anticipo del TFR
Più soldi sul conto? Una strada è l’anticipo del TFR. Ma a certe condizioni. Ed una condizione è l’anzianità del lavoratore. Questo deve essere assunto dallo stesso datore di lavoro da almeno 8 anni. Se questa condizione è presente si può chiedere un anticipo. La richiesta va presentata per iscritto e deve motivare le ragioni dell’anticipo. Occorre cioè spiegare il motivo per il quale si vuole una parte della liquidazione. Una delle motivazioni può essere quella dell’acquisto di una casa per sé o per i figli. Oppure per affrontare spese sanitarie ingenti.
La cassa integrazione ferma la richiesta di anticipo
Va da sé che la somma anticipata verrà detratta dal TFR complessivo che poi spetterà al lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Inoltre è da tenere presente, specialmente di questi tempi, che la richiesta è esclusa per i dipendenti di aziende in cassa integrazione straordinaria. In questo periodo di coronavirus, quindi, ai lavoratori a cui è stata concessa la cassa integrazione se richiedessero l’anticipo gli potrebbe essere rifiutato.