Da quando il Governo ha promosso il decreto Cura Italia, le differenti categorie lavorative hanno ricevuto alcuni incentivi economici. Più soldi per i lavoratori autonomi è il grido che si alza dal fondo della immaginaria galleria. Il bonus di 600 euro sembra per molti un mero palliativo che va a malapena a coprire le spese mensili minime di un’attività. La situazione peggiora ulteriormente se a ciò si aggiungono i guadagni che rasentano lo zero e le spese familiari dalle quale non ci si può esimere neanche ai tempi del coronavirus. Cosa accadrà col prossimo decreto previsto ad aprile? Quali saranno le novità per le centinaia di migliaia di lavoratori autonomi?
Quali ulteriori aiuti si prevedono per i lavoratori autonomi
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Nell’attesa che il prossimo decreto salva Italia venga alla luce nel mese di aprile, al tavolo delle trattative si siedono governo e opposizione. L’obiettivo è quello di discutere e passare al vaglio le differenti proposte per attuare un decreto che sia quantomai rispondente alle esigenze dei lavoratori autonomi. Al momento, sembra che siano la categoria lavorativa più penalizzata ed a loro si rivolgono le particolari attenzioni del prossimo rilascio di liquidità. Ad annunciare più soldi per i lavoratori autonomi è il Ministero dell’Economia che alla cui guida vi è Roberto Gualtieri. Si attendono più di 25 miliardi per il prossimo decreto di aprile e le trattative sono ancora in campo. Difatti, è lo stesso Gualtieri che annuncia l’intenzione di rafforzare gli aiuti ai lavoratori autonomi rafforzando il bonus di 600 euro già precedentemente confermato.
Bonus 600 euro esteso ai professionisti iscritti alle casse di previdenza?
Le ultime rivelazioni annunciano che il bonus di 600 euro sarà esteso anche agli autonomi e ai professionisti iscritti alle casse di previdenza private. A firmare il decreto interministeriale, Nunzia Catalfo e Roberto Gualtieri, rispettivamente Ministro del Lavoro e Ministro dell’Economia. Il professionista potrà richiedere il bonus direttamente alla propria cassa id previdenza a patto che il suo reddito attuale non superi i 35 mila euro. Diversamente, il professionista che ha un volume d’affari tra i 35 e i 50 mila euro, dovrà mostrare di aver subìto un calo dell’attività pari al 33% nei primi 3 mesi del 2020. Si attendono le novità sul decreto di aprile e sui tempi di erogazione del sussidio. Per sapere se arriveranno più soldi per i lavoratori autonomi, si dovrà pazientare anche qualche tempo.