I dipendenti del pubblico impiego hanno un’agevolazione importante da sfruttare per richiedere un mutuo ipotecario. E si tratta di un finanziamento agevolato concesso dall’INPS per l’acquisto di un immobile. Ma solo a determinate condizioni che spesso impediscono di poterne fruire. L’istituto ha pubblicato, da poco, il regolamento che sarà in vigore per il prossimo anno. Cerchiamo di capire come funziona il beneficio.
Per i dipendenti pubblici è possibile richiedere un mutuo per acquistare la prima casa con tassi e condizioni agevolate. Il beneficio può essere richiesto anche per la costruzione, la ristrutturazione o l’ampliamento della casa di abitazione. Ma anche per una eventuale pertinenza della stessa. Ma non solo per quel che riguarda l’abitazione. Può essere richiesto anche per sostenere gli studi di un familiare a carico. O per un’eventuale surroga di un mutuo già esistente. Più facile il mutuo per i dipendenti pubblici, ma nel 2023 cambia il regolamento.
Ecco chi può richiederlo
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Importante è capire quando è possibile richiedere questa importante agevolazione che non riguarda, come abbiamo visto, solo un mutuo ipotecario. A richiederlo possono essere solo coloro che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie da almeno un anno. Sia che siano in servizio sia che siano già pensionati. Ma se in servizio è necessario che l’attività sia regolata da un contratto a tempo indeterminato.
Per avere il mutuo a tassi agevolati bisogna presentare apposita domanda all’INPS. La durata del piano di ammortamento è variabile da un minimo di 10 ad un massimo di 30 anni. Ma solo per i dipendenti pubblici che richiedono il mutuo dopo i 65 anni o per motivi di studio la durata massima del mutuo può essere di 15 anni.
Più facile il mutuo per i dipendenti pubblici, ecco i requisiti
Possono avere diritto al mutuo a tasso agevolato coloro che rispettano dei precisi requisiti. Se si tratta di un mutuo ipotecario nessun componente del nucleo familiare deve essere proprietario di altra abitazione. E il divieto riguarda tutto il territorio nazionale. Esistono delle eccezioni, ovviamente, come il caso delle abitazioni che non sono fruibili perché ci sono diritti di godimento. O nel caso il possesso di riferisca a percentuali minori al 50%.
Le domande possono essere presentate, ogni anno, dal 15 gennaio al 15 dicembre. Ma bisogna fare attenzione perché il regolamento per accedere cambia ogni anno. E l’INPS ha già pubblicato il regolamento che sarà in vigore per il 2023 con i nuovi termini e condizioni. Le nuove modalità entrano in vigore il 15 gennaio 2023.