Più di cimici e blatte attenzione a questo insetto poco noto ma potenzialmente nocivo per l’uomo

Tarlo

Dato il periodo autunnale, spesso ci siamo trovati a fornire al lettore delle soluzioni pratiche per contravvenire a fastidiose visite d’insetti e come individuarli.

Pertanto, abbiamo invitato ad ispezionare alcuni posti che potrebbero essere il covo ideale di cimici e scarafaggi, tra gli insetti più presenti nelle nostre case.

Tuttavia, scopriremo che questi non sono gli unici a poter entrare in casa e vedremo come un piccolo insetto possa rivelarsi una grande seccatura.

Infatti, più di cimici e blatte attenzione a questo insetto poco noto ma potenzialmente nocivo per l’uomo.

Il parassita degli insetti

L’insetto di cui parleremo si presenta in simbiosi con un altro altrettanto sgradito. Specialmente se casa nostra è arredata con bellissimi mobili in legno o un elegante parquet, dovremo controllare la presenza di fori del tarlo. Come ben noto, i tarli, ed in particolare le loro larve, sono ghiotti di legno che sarà rosicchiato voracemente, ma questo non sarà l’unico danno. I tarli del legno, infatti, attirano l’acaro del tarlo (Pyemotes ventricosus). Questi particolari acari sono molto voraci e mangiano le larve dei tarli del legno e si riproducono con grande velocità. Sono molto piccoli e possono raggiungere più punti della casa attraverso i tarli adulti a cui sono attaccati che svolazzano per gli ambienti.

Ma perché potrebbero essere pericolosi per l’uomo?

Più di cimici e blatte attenzione a questo insetto poco noto ma potenzialmente nocivo per l’uomo

Una femmina è in grado di dare alla luce fino a 2-300 esemplari grazie ad un particolare metodo di fecondazione tra insetti della stessa madre. Dato l’elevato numero di prole che un acaro del tarlo è in grado di produrre, una volta fecondate, le femmine partono subito a caccia di larve del tarlo.

Tuttavia, benché loro non lo sappiano, quando sulla loro strada viene incrociato un essere umano questo potrebbe essere scambiato per una grande larva.

Questo acaro è estremamente piccolo e non avrà difficoltà a penetrare nelle fibre dei vestiti per raggiungere la nostra pelle che morderanno ripetutamente.

A cosa fare attenzione?

Gli acari del tarlo hanno la bocca acuminata e possono mordere più volte nella stessa zona.

I Pyemotes occupano la seconda posizione tra le cause per dermatiti domestiche che causano prurito, gonfiore e dolori.

Le zone più attaccate sono quella del tronco e del collo, ma anche le braccia, dove potrebbero comparire segni anche dopo svariati minuti dal morso. Questo non consente di individuare da subito il problema in casa e magari ricercarlo in fonti esterne.

Senza creare allarmismi in caso di questi segnali è opportuno controllare se i mobili presentano buchi del tarlo e in tal caso ricorrere ad un intervento professionale.

Approfondimento

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