Questa volta siamo veramente arrivati agli sgoccioli. Agosto è ufficialmente terminato. Questo significa che dobbiamo dire addio al mare, alle serate all’aperto, al relax e aspettare l’arrivo di un’altra stagione.
Molti saranno contenti, ma la maggior parte non tanto. A settembre, per tutti i bambini, adolescenti e teenagers comincia la scuola. Ebbene sì, dopo un’estate a divertirsi e a svegliarsi tardi la mattina, sta arrivando il momento di puntare la sveglia.
Ma questa nuova routine non è solo per gli alunni, ma anche per i professori. A tal proposito, sono più di 17.000 i nuovi posti di lavoro, grazie al nuovo Decreto del MIUR.
La religione
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Il MIUR, attraverso il Decreto 219/2022, ha deciso di mettere a disposizione più di 17.000 risorse che insegnino la religione, come materia scolastica. La materia consisterebbe nell’affrontare argomenti riguardanti il Cattolicesimo, in modo tale da avere un confronto con i propri compagni, in merito alla propria visione del Mondo. Insomma, la religione è ciò che abbiamo imparato dalla catechesi, in maniera più approfondita e dinamica.
Il documento del Ministero affronta proprio la ripartizione dell’organico nelle varie Regioni, in merito alla predetta materia. Inoltre, la dotazione è collegata anche a quante ore dovrebbero essere destinate all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole.
La ripartizione
In tutto, i posti dedicati agli insegnanti di religione dovrebbero essere poco più di 17.000, distribuiti in tutto il territorio nazionale. Sono, quindi, interessate tutte le Regioni, nessuna esclusa. Quelle con maggior numero di posti sono la Campania, il Lazio, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Piemonte, il Veneto e la Lombardia. Ovviamente, il totale del numero dell’organico è, a sua volta, da dividere tra le varie scuole, da quella dell’infanzia e quella superiore di secondo grado.
Più di 17.000 i nuovi posti di lavoro messi a disposizione dal MIUR
Non si tratta di un concorso pubblico, come, per esempio, quello dedicato alle categorie protette in cui è previsto il contratto indeterminato e come requisito di partecipazione la licenza media. Si tratta di una sorta di collaborazione tra la Diocesi e l’Istituto scolastico. In ogni caso, per maggiori dettagli e approfondimenti, si consiglia di visionare il Decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Invece, per altre offerte di lavoro, nel campo scolastico, che sia di personale ATA o di docenti, si consiglia di visionare sempre il sito istituzionale del Ministero. Oppure, potremmo analizzare il sito web della scuola che ci interessa, se vi fossero eventuali comunicazioni in merito.
Lettura consigliata
Anche con licenza media e senza esperienza per partecipare a questi concorsi