Più dell’utile in calo poté il dividendo: scambi record su titolo Banca Mediolanum

L'annunciata crescita del dividendo sostiene le azioni Mediolanum

Nel giorno in cui sono stati annunciati i dati relativi all’esercizio 2022 e annunciate le attese per il 2023, le azioni di Banca Mediolanum sono andate sull’ottovolante.  Basti pensare che c’è stata un’escursione tra massimo e minimo di oltre il 4%. In ogni caso tra le varie comunicazioni più dell’utile in calo poté il dividendo annunciato in aumento. Ecco, quindi, che l termine di una giornata molto movimentata il titolo ha chiuso in frazionale rialzo.

I numeri che hanno fatto ballare le quotazioni

Due sono i dati importanti comunicati da Massimo Doris che hanno condizionato l’andamento delle quotazioni. Da un lato Banca Mediolanum, nel corso del 2022, l’utile netto, sceso del 27% annuo a 522 milioni di euro. Il dato, però, va confrontato con un 2021. In cui c’erano stati numerosi effetti non ricorrenti legati al buon andamento dei mercati, non ripetutosi lo scorso anno. Dall’altro è stato proposta un’ulteriore distribuzione del dividendo, a valere sull’esercizio 2022, per 0,26 €. Questi vanno ad aggiungersi all’acconto già versato lo scorso anno. In totale, quindi, il dividendo è stato pari a 0,5 € che alle quotazioni attuali corrisponde a un rendimento di oltre il 5%.

Inoltre, come comunicato dallo stesso amministratore delegato, per l’esercizio 2023 il dividendo distribuito sarà superiore a 0,5 € confermando, alle quotazioni attuali, un rendimento molto importante.

Più dell’utile in calo poté il dividendo: le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Banca Mediolanum

Le quotazioni di Banca Mediolanum (MIL:BMED) hanno chiuso la seduta dell’8 febbraio in rialzo dello 0,57% rispetto alla seduta precedente, a quota 9,098 €.

Ottima impostazione rialzista per le azioni Banca Mediolanum con le medie saldamente incrociate al rialzo

Ottima impostazione rialzista per le azioni Banca Mediolanum con le medie saldamente incrociate al rialzo – proiezionidiborsa.it

Come dicevamo all’inizio la seduta dell’8 febbraio è stata caratterizzata da una forte esplosione di volatilità accompagnata da volumi in forte aumento. Basti pensare che c’è stato un variazione rispetto alla media dei cinque giorni precedenti pari al 270% circa.

Dal punto di vista della tendenza in corso rimane saldamente rialzista. È interessante notare, poi, che il ribasso dell’8 febbraio si è appoggiato al supporto offerto dalla media di lungo termine (linea rossa) prima di vedere le quotazioni ripartire al rialzo.

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