Più che per rotolini di grasso e fianchi stretti questa dieta a 40 anni potrebbe valere oro per il colon

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Dopo i 40 anni adottare uno stile di vita attivo e un’alimentazione equilibrata diventano le regole per garantirsi un’esistenza lunga e senza particolari problemi. Infatti se a 20 anni tutto sembra digeribile dopo i famosi “anta” diventa importante l’orario e cosa mangiamo. Potrebbe accadere che alimenti che fino a qualche anno fa non ci hanno mai creato disturbi all’improvviso provochino gonfiore e crampi addominali.

Con l’arrivo della primavera inoltre questi sintomi potrebbero acutizzarsi a causa del cambio di stagione. Si tratta della sindrome dell’intestino irritabile spesso associata a stitichezza, diarrea o ad entrambe. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica dell’intestino caratterizzata da fastidio e/o dolore addominale con conseguente alterazione della funzione intestinale con gonfiore o distensione addominale.

Chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile spesso presenta anche sintomi di emicrania, depressione, ansia, fatica cronica, cistite e fibromialgia. Le cause sono molteplici e possono incidere fattori psico-sociali come lo stress, biologici come la predisposizione, allergie o intolleranze o l’utilizzo cronico di alcuni farmaci.

Più che per rotolini di grasso e fianchi stretti questa dieta a 40 anni potrebbe valere oro per il colon

La terapia si basa principalmente sul trattamento dei sintomi riferiti da chi ne soffre, in particolare, l’approccio iniziale si potrebbe basare su un’adeguata educazione alimentare. In particolare il medico potrebbe indicare al paziente quali alimenti e bevande possano essere utili o nocive. Secondo fonti autorevoli la dieta “low FODMAP” potrebbe aiutare a limitare i sintomi. In particolare una recente recensione ha fornito una panoramica degli studi basati sull’effetto di una dieta a basso contenuto di FODMAP sui sintomi gastrointestinali. Nonché sulla qualità della vita, sull’adeguatezza nutrizionale e microbioma intestinale nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile.

Questa dieta prevede la riduzione o l’eliminazione degli zuccheri poco digeribili, come oligosaccaridi e monosaccaridi. Ovvero tutti quegli alimenti che aumentano la fermentazione, come i carciofi, il latte vaccino, yogurt, anguria, ciliegie, birra, pistacchi, asparagi, mele, pesche e albicocche. Dalle conclusioni della recensione, è emerso che la dieta a basso contenuto di FODMAP potrebbe ridurre i sintomi gastrointestinali. Allo stesso tempo potrebbe migliorare la qualità della vita nei soggetti che soffrono di questa sindrome.

Ad ogni modo atteso che ogni individuo può avere una tolleranza diversa ad ogni alimento, è fondamentale affidarsi ad un professionista. Le diete fai da te potrebbero rivelarsi nocive per la salute, soprattutto in presenza di particolari disturbi. Questa dieta, invece se seguita sotto stretto controllo medico, più che per rotolini di grasso, potrebbe essere un toccasana per il nostro colon irritabile.

Approfondimento

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