Con l’arrivo dell’autunno le temperature tendono ad abbassarsi e a volte capita di prendere un’infreddatura perché magari si è scelto un abbigliamento troppo leggero. Anche se non è il freddo in sé a causare un eventuale raffreddore ma gli sbalzi termici e i passaggi da ambienti caldi a quelli climatizzati.
Per non farsi trovare impreparati conviene mantenere alte le difese immunitarie ed evitare la carenza di importanti vitamine e nutrienti. Una sana alimentazione può aiutare ad assumerne le giuste quantità, mentre in alcuni casi particolari potrebbe servire assumere integratori. E comunque sarebbe lecito chiedersi se siano meglio noci e salmone o integratori di omega-3 contro gli accumuli di grasso nelle vene.
Ciò soprattutto per capire in quale misura l’assunzione di perle di omega-3 o altre pillole naturali possano favorire un miglioramento dello stato di salute. Per esempio ecco di quanto scende il colesterolo totale con gli integratori alimentari naturali. Ma allo stesso tempo è altrettanto utile conoscere le caratteristiche nutrizionali degli alimenti che consumiamo con maggiore frequenza. In tal modo si potrebbe anche scoprire che più che in mandarini e limoni c’è abbondanza di vitamina C in questi cibi dai colori sgargianti. E che quindi non sempre mangiare agrumi o preparare spremute di arance e pompelmi risulta la scelta più efficace per coprire il fabbisogno quotidiano.
Spesso succede che siano proprio le opinioni più diffuse ad indurre in errore e a radicare le convinzioni meno corrette relativamente alla dieta alimentare. A titolo di esempio ricordiamo che non uova e funghi ma questi 3 cibi hanno più vitamina D contro debolezza e dolori articolari.
Più che in mandarini e limoni c’è abbondanza di vitamina C in questi cibi dai colori sgargianti
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Non bisogna sottovalutare l’importanza della vitamina C perché una potenziale carenza potrebbe provocare un abbassamento delle difese immunitarie. La quantità ideale di vitamina C che un adulto dovrebbe assumere quotidianamente corrisponde oscilla tra 60 e 75 mg al giorno. Stando alle raccomandazioni della Società italiana di nutrizione i soggetti maschi dovrebbero assumerne 75mg, mentre le donne 60mg. Quel che forse molti ignorano riguarda proprio la concentrazione di vitamina C in alcuni cibi. Nei mandarini vi sono infatti 42mg di vitamina C, nelle arance e nei limoni poco più, ossia 50mg.
Inoltre la presenza di vitamina C scende a 44 in caso di spremuta di arancia e a 43 nel succo di limone. Al contrario, vi sono cibi che contengono vere e proprie miniere di vitamina C a partire dall’uva che ne ha ben 340mg o dai ribes con 200mg. Al di là delle frutta vi sono inoltre verdure dai colori vivaci come i peperoni rossi e gialli che assicurano 166 mg di vitamina C ogni 100 grammi. Ancor di più ne contengono i peperoncini piccanti con 229mg, ma anche il prezzemolo con 162mg supera di gran lunga gli agrumi.