Ogni cambiamento del nostro corpo è un segnale di qualcosa. Avere mal di testa alla tempia o dietro la nuca può evidenziare stati fisici diversi. La stessa cosa accade quando abbiamo mal di schiena solo da un lato. Tutti questi sono sintomi che potrebbero nascondere delle problematiche di salute che il nostro corpo sta cercando di mostrarci.
Anche le urine sono espressione della salute di una persona e quando sono maleodoranti vengono associate in medicina ad alcune patologie. È vero che mangiare alcuni cibi, come gli asparagi, può influenzarne colore e odore. Tuttavia ci sono casi in cui ciò che abbiamo mangiato la sera o il giorno prima non è direttamente collegato. Allora, perché facciamo la pipì che puzza di pesce, ammoniaca o zolfo? Quando è bene preoccuparsi e quando, invece, è solo un sintomo passeggero?
La pipì può prendere colorazioni e odori più forti quando sudiamo molto o quando siamo disidratati. Ma in quel caso basterà reinserire acqua e sali minerali per farla tornare normale. Al contrario, in altri casi un tanfo particolarmente forte e una colorazione torbida potrebbero essere indice di qualche problema.
Pipì che puzza di pesce, ammoniaca o zolfo rivelerebbe patologie?
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La prima domanda da porsi è quanto abbiamo bevuto. Abbiamo visto che, se il corpo non ha assunto abbastanza acqua, l’urina può avere colore arancione e puzzare di ammoniaca. Nel caso in cui ci si rendesse conto che il problema è la disidratazione, ci basterà bere più acqua. Un’altra possibilità è che le nostre vie urinarie stiano affrontando un’infezione. Se l’urina odora di zolfo e la minzione è accompagnata da stimolo frequente, sensazione di bruciore e mal di stomaco, potrebbe trattarsi di un’infezione. In questo caso meglio rivolgersi al proprio medico. Anche chi soffre di diabete e si sta curando potrebbe evidenziare un cambiamento nell’odore delle urine. Stessa cosa per chi soffre di disturbi epatici. In questi casi l’odore dell’urina si avvicina più a quello del pesce.
Talvolta anche gli ormoni influirebbero
L’odore di ammoniaca è possibile che si presenti anche durante l’ovulazione. Gli ormoni possono alterare l’odore della pipì delle donne in gestazione o in ovulazione. Anche l’uso di prodotti per le parti intime molto forti o di lavande vaginali frequenti può alterare la flora batterica dei genitali e determinare un cambiamento di colore e odore. L’importante, in tutti questi casi, è farsi consigliare dal proprio medico ginecologo che saprà individuare quale sia la vera motivazione di questo cambiamento.
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