I tepori di questo inedito febbraio, anticipo di primavera, ci fanno venire in mente tante cose positive. Le temperature si stanno piano piano alzando, le giornate sempre più allungando, il freddo dell’inverno pare sempre più lontano. L’arrivo del Carnevale ci proietta nel periodo che culminerà con la Pasqua, esattamente un mese dopo il solstizio di primavera. Giardini che cominciano a risvegliarsi, i primi germogli che iniziano a spuntare. Tutto questo insieme di cose positive non deve farcene dimenticare una. Con l’arrivo di marzo, infatti, la natura si risveglierà portando con sé i fastidiosissimi pollini. Per coloro che ne sono allergici, una vera e propria iattura.
Vediamo allora nel dettaglio quali saranno le piante che da marzo cominceranno l’impollinazione. Prima, però, è doveroso spiegare cosa si intende per allergia ai pollini. Eh sì, perché non sono le graminacee le responsabili di questo problema. Fiori, erbe e diversi alberi sono i principali colpevoli. I pollini che derivano da tutte queste specie vegetali si diffondono nell’aria, irrompendo nelle nostre vie respiratorie. Per i soggetti allergici, diventano deleteri e causano asma, riniti, congiuntivi e orticarie. Si inizia a starnutire, lacrimare, ad avere pruriti a naso e occhi. Abbiamo già visto alcuni consigli preventivi per limitarne un pochino gli effetti. Oggi ci concentriamo sul periodo di impollinazione di alcuni dei vegetali responsabili di questo fastidio.
Pioppo, salice, ulivo e altre piante, a marzo arrivano i pollini e chi soffre di allergia alle graminacee e non solo deve prepararsi
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Andiamo in rigoroso ordine cronologico per descrivere tutte le piante che andranno a generare i pollini in questi mesi. Partiamo quindi dagli alberi, che potrebbero iniziare a creare problemi al nostro apparato respiratorio già tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Stiamo parlando dell’ontano, della betulla e del nocciolo. Tre piante molto comuni ovunque, che, chiaramente, iniziano l’impollinazione in periodi leggermente diversi, a seconda del clima in cui dimorano. L’ontano, addirittura, può vantare il primato di essere il capofila, perché potrebbe fiorire già dopo Natale, divenendo quindi il primo responsabile stagionale delle allergie.
Subito dopo arrivano il frassino, il pioppo e il salice. Per queste tre specie vale il discorso fatto in precedenza. Diffuse un po’ dappertutto sul territorio italiano, i loro pollini iniziano a comparire ben prima dell’inizio della primavera. Un po’ più tardivo è il platano, che può impollinare già a metà marzo, ma che, in alcune stagioni, potrebbe anche iniziare a farlo ad aprile. Stesso discorso possiamo farlo per l’ulivo. Altra pianta diffusissima da nord a sud, anch’essa può tardare di qualche settimana, a seconda del clima. Ornamentale in molti giardini, paradossalmente, potrebbe essere una delle piante responsabili della nostra allergia. Anche se raramente dà problemi di asma, l’olivo è singolare per un aspetto. È raro, infatti, si possa soffrire di allergia solo ai suoi pollini, ma quando accade, spesso a questo si accomuna l’allergia per gli acari della polvere.
Dunque, pioppo, salice, ulivo e altre piante a marzo inizieranno a impollinare e chi ha problemi di allergia deve iniziare a preoccuparsi di come prevenire. Poi tra la fine di aprile e l’inizio di maggio arriveranno le graminacee e il problema, per molti, potrebbe addirittura acuirsi.