Proprio nella settimana in cui il calcio italiano, tanto bistrattato, porta ben tre squadre ai quarti di Champions, ecco che arriva una notizia davvero sorprendente. Anche se era nell’aria da qualche mese, ora è ufficiale. Una delle nostre competizioni cambia format e lo farà nel nome del denaro. Tanto, tantissimo, proveniente dalla nuova Mecca del calcio, ovvero il Golfo Persico. Scopriamo insieme i dettagli.
23 milioni di euro di montepremi, quattro squadre partecipanti, le prime due del campionato e le finaliste della Coppa Italia. Si giocherà in Arabia Saudita, tra Jeddah e Riad, la capitale. Era nell’aria da qualche settimana, ma adesso è ufficiale. Ancora una volta nel nome del dio denaro, il calcio italiano decide di cambiare formula al suo trofeo più giovane. Quella Supercoppa nata nel 1989 e che fino a quest’anno ha visto fronteggiarsi la vincitrice dello scudetto contro quella della Coppa Italia.
Una novità assoluta che rivoluziona il vecchio format in nome dei petrodollari che entreranno nelle casse delle partecipanti. Una cifra che non si divideranno in parti uguali, ma che sarà più alta per vincitrice, 7 milioni, e finalista. Una delle due perdenti in semifinale si consolerà con un’amichevole ad hoc contro una squadra locale, anch’essa molto ben retribuita.
Cambia il format della Supercoppa italiana
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Non è la prima volta che questa competizione si gioca fuori dai confini nazionali. La prima volta accadde 30 anni fa, nel 1993, quando Milan e Torino si confrontarono a Washington. Poi, per altri 10 anni si è disputata in Italia, in gara unica, in casa della vincitrice del campionato, prima di uscire nuovamente a intervalli irregolari. Prima a Tripoli, poi nuovamente negli Usa, in New Jersey, quindi a Pechino, Doha e Shanghai, prima di approdare in Arabia Saudita, a Jeddah, nel 2018, quando trionfò la Juventus sul Milan.
L’ultima edizione si è svolta a gennaio scorso e ha visto l’Inter battere i cugini rossoneri per 3 a 0 nella capitale Riad. Dall’anno prossimo tutto cambierà. Infatti, non saranno più solo due squadre a contendersi il trofeo, ma quattro. Lo faranno intorno all’Epifania, con due semifinali, presumibilmente una a Jeddah e una a Riad, e la finale probabilmente allo Stadio Internazionale Re Fahd.
Questo comporterà anche un cambiamento all’interno del calendario della Serie A, che, però, non è stato ancora confermato. Si dovrebbe saltare la sosta natalizia, giocando sia sabato 23 che sabato 30. Poi quattro squadre voleranno in Arabia, mentre le restanti 16 giocheranno il loro regolare turno di campionato il giorno 6 gennaio.
Pioggia di soldi in arrivo sul calcio italiano e le sue squadre
Nonostante le polemiche per i diritti umani, dunque, il profumo dei soldi è più importante di qualsiasi cosa. Ovviamente, la notizia, tra un’impresa di Champions e l’altra, tra una giornata di campionato e l’altra, è quasi passata sotto silenzio. C’è da credere che, intorno all’approssimarsi dell’evento, tornerà alla ribalta l’annoso tema dei diritti violati in quella particolare zona del Mondo. Esattamente come successo per il Mondiale in Qatar. Poi, quando il pallone inizierà a rotolare, nessuno si ricorderà più di nulla.
Per “qualche” dollaro in più, soprattutto in questo momento storico così difficile per il nostro calcio, si può anche “sorvolare” sui rapporti intercorsi tra la Lega di A e lo Stato Saudita. In fondo, come accaduto questo inverno, in occasione della sfida tra Inter e Milan, un trofeo in palio e qualche soldo in più in cassa per reclamare acquisti dal calciomercato fanno comodo un po’ a tutti. Opinione pubblica e tifosi compresi. Pioggia di soldi in arrivo sul calcio italiano, dunque, con la Final Four di Supercoppa 2024 in Arabia Saudita.