A dicembre le spese si sprecano tra quelle personali e quelle comandate, come regali ad amici e parenti, viaggi e i classici cenoni. Il rischio di finire i soldi prima del tempo è dietro l’angolo, ma non mancano le astuzie per vincere la sfida. Basterebbe seguire queste regole prese in prestito dall’economia e il gioco è fatto.
La parola chiave, che in verità nasconde un numero, si chiama budget disponibile. Si tratta di una cifra da conoscere e aggiornare durante il mese per affrontare le spese senza far saltare i piani. È una cosa semplice e a tratti banale, ma può fare tanta differenza. Anzi, è il piccolo grande trucco per arrivare a fine anno con 1.200 euro o una qualunque altra cifra. Prendiamo carta e penna e passiamo all’opera.
Calcoliamo il nostro budget disponibile del mese
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Prendiamo un foglio di carta e segniamo tutte le entrate effettive del mese, non quelle che speriamo di incassare. Gli autonomi e i lavoratori saltuari potrebbero considerare la media delle entrate degli ultimi 4-5 mesi, per esempio.
Sommiamo tutte queste voci (stipendio, affitti e interessi attivi, vitalizi, etc) e abbiamo la cifra da cui partire, ossia il budget del mese.
La prima uscita riguarda la cifra da destinare al risparmio, pari ad esempio al 10-15% delle entrate complessive. Questi soldi andrebbero subito girati a un conto fruttifero separato, e prelevarli solo per casi estremi o al raggiungimento degli obiettivi.
Poi consideriamo tutte le spese fisse del mese e le togliamo dal budget iniziale, subito dopo la voce dei risparmi. Cioè ora vanno tolte tutte quelle spese che sappiamo già con certezza a inizio mese che dovremo pagare nel corso di quel mese. Quindi quelle dell’auto, la casa, imposte e tributi, la ricarica mensile del cellulare, gli abbonamenti vari, etc. Conteggiamo tutte queste spese e le sottraiamo al budget ottenuto in precedenza, salvo poi sostenere queste spese al momento opportuno.
Piccolo grande trucco per arrivare a fine anno con 1.200 euro a dicembre o in un qualunque mese dell’anno
Ora la cifra di partenza si è assottigliata molto, ed è pari al risultato della sottrazione tra il totale delle entrate meno il risparmio più le spese fisse.
È questo il budget effettivo, reale, che ci accompagnerà fino al prossimo mese. Lo potremmo dividere per i giorni del mese o delle settimane e avere, rispettivamente, il budget giornaliero o settimanale a disposizione.
Man mano che si spendono i soldi si aggiorna la cifra disponibile, tranne per le spese fisse perché già conteggiate prima.
Toccare i numeri con le proprie mani da un maggiore senso si responsabilità
Per non fallire nell’intento, i numeri andrebbero in un certo senso toccati con mano per avere consapevolezza della realtà dei fatti. Inoltre è risaputo che chi scrive una cosa la ricorda di più di chi la legge, perché scrivere aiuta ad imprimerla nella mente.
Spesso chi non arriva a fine mese è perché si “orienta alla meglio”, finendo puntualmente per fallire l’obiettivo. Adotta ogni giorno una strategia differente o in base all’umore, senza regole. Poco cambia, perché alla fine difficilmente avrà soldi disponibili a fine mese. Specie a dicembre, quando le occasioni di spesa si sprecano e i giorni più belli del mese arrivano dopo il 20.