Prima chiusura positiva della settimana per i principali indici azionari italiani e per le piazze europee, dopo un andamento incerto. Alle ore 17:35 il FTSEMib guadagna l’1,61% a 38.307,11 punti. In rialzo anche il FTSE Italia All Share (+1,59% a 40.543,15 punti), il FTSE Italia Mid Cap (+1,29% a 49.907,71 punti) e il FTSE Italia Star (+1,20% a 44.606,13 punti).
Riagganciano il trend positivo i titoli del settore bancario, dopo le pesanti perdite delle ultime giornate. La Banca Popolare di Sondrio, dopo l’annuncio dell’approvazione del Piano Industriale 2025-2027 (da cui emerge la volontà di spingere con gli investimenti nel settore digitale) ha chiuso con +3,05% a 11,15 euro. Ritorna in verde anche UniCredit (+3,08% a 51,95 euro), Monte dei Paschi di Siena (+4,19% a 6,96 euro) e Finecobank (+2,91% a 18,59 euro).
Seduta da incorniciare per Saipem (+5,85% a 2,082 euro), che ha pubblicato i dati finanziari definitivi del 2024, e per Prysmian (+5,83% a 56,3 euro). Chiude, invece, in rosso Leonardo, che perde lo 0,07% a 43,72 euro.
La minaccia di Donald Trump di imporre nuovi dazi al Canada dal prossimo 2 aprile affonda il settore automobilistico, con Stellantis a -0,55% a 11,262 euro (la società detiene una serie di impianti produttivi proprio nello Stato americano).
Lo spread BTP-BUND si attesta a 105 punti (-2,54%). Chiudono in verde anche il DAX (+1,63% a 22.679,93 punti) e il FTSE100 (+0,53% a 8.541,32 punti).
A Wall Street la situazione continua a essere molto confusionaria, nonostante il tentativo struggente di rimediare alle perdite delle ultime sedute. Alla stessa ora, il Dow Jones registrava un calo dello 0,04% a 41.414,97 punti, mentre faceva sperare l’S&P500 con +0,64% a 5.606,14 punti. La seduta è cominciata nel migliore dei modi per il Nasdaq, l’indice più penalizzato negli ultimi giorni, che segnava un rialzo dell’1,41% a 17.683,39 punti.
La seduta sembrerebbe essere particolarmente proficua per Intel (+4,23% a 20,62 dollari) e NVIDIA (+5,83% a 115,09 dollari).