Piazza Affari ‘record’, e se fosse un’illusione? Warren Buffet smette di credere nell’IA e la corsa all’oro fanno pensare a un imminente crollo delle Borse

Piazza Affari 'record', e se fosse un'illusione? Warren Buffet smette di credere nell'IA e la corsa all'oro fanno pensare a un imminente crollo delle Borse

Negli ultimi mesi le scelte di Warren Buffet stanno suscitando qualche perplessità. Tanto per citarne una, Berkshire Hathaway ha ridotto al 24% il portafoglio da 299 miliardi di dollari che detiene azioni tecnologiche.

Forse molti ricordano che verso la fine del 2024 Apple rappresentava oltre la metà del portafoglio azionario di Warren Buffet, ma Berkshire ha venduto più di 600 milioni di azioni in poco tempo. Si tratta di una strategia che, unita ad altre sue scelte e ad altri eventi che si stanno verificando a livello globale, potrebbero innescare il sospetto di un prossimo crollo delle Borse.

In fondo, lo abbiamo già visto “ciclicamente”; come non pensare (anche senza arrivare alla Grande Depressione del ’29) alla Crisi Finanziaria del 2008 e alla Bolla dot-com del 2000? Ebbene, oggi si stanno verificando alcune similitudini con gli eventi che portarono in quegli anni a una profonda recessione, e alla perdita dei risparmi da parte di milioni di investitori.

Warren Buffet ha “smesso di credere” nella tecnologia. Un campanello d’allarme da non sottovalutare?

Non sono certo passate inosservate le scelte dell’Oracolo di Omaha: nel 2024 Warren Buffett ha tagliato nettamente le sue due maggiori partecipazioni in Apple e Bank of America, vendendo una cifra pazzesca di 133 miliardi di dollari che si è così ritrovato in liquidità; il tutto a fronte di acquisti “per soli” 6 miliardi di dollari. Buffet sta investendo in società apparentemente “insignificanti” ma si tratta in alcuni casi di acquisto di azioni definite “difensive”. Si tratta di azioni di società i cui prodotti o servizi sono richiesti anche durante i momenti economici più difficili.

Naturalmente, le decisioni di un singolo – sebbene considerato tra i massimi esperti di finanza – non dovrebbero destare obbligatoriamente sospetti. Sebbene vada anche detto che le strategie di investimento a lungo termine (le preferite di Buffet) sono uno dei modi più efficaci per ammortizzare gli effetti di un eventuale crollo in Borsa.

Contestualmente agli acquisti di Buffet, si stanno verificando altri eventi che forse non andrebbero sottovalutati. Innanzitutto il massiccio acquisto/spostamento di Oro fisico da parte di Banche Centrali e istituzioni di tutto il mondo. Si tratta di una strategia che può difendere in caso di un crollo delle Borse, non a caso. Inoltre, stiamo assistendo a potenziali similitudini con i fatti che si sono verificati prima delle crisi finanziarie menzionate prima.

Una delle possibili cause di crolli delle Borse, infatti, è la cosiddetta bolla speculativa, che scoppia e lascia tutti con un pugno di mosche in mano. È successo nel 2000 con la grande speculazione che all’epoca interessò Internet. Oggi potrebbe accadere con l’IA. Non solo: anche nel panorama odierno i prezzi elevati e in crescita delle case potrebbero essere visti come parte di una bolla speculativa pronta ad abbattersi impietosamente sugli investitori. È successo infatti nel 2008, complici anche le erogazioni troppo facili di finanziamenti e prestiti.

Altra similitudine con le grandi crisi finanziarie del recente passato sono anche le incertezze geopolitiche, nonché le politiche monetarie espansive: si vedano i tagli dei tassi e l’abbassamento radicale dell’inflazione volti a far tornare la fiducia nei consumatori, riaprire l’accesso al credito e stimolare la crescita economica. Oggi come negli anni precedenti al 2008.

Anche un’eccessiva euforia nei Mercati, le attese per grandi – e facili – guadagni si verificarono prima della Crisi del 2008, e non dimentichiamoci che proprio recentemente lo Stato Italiano sta cercando di invogliare i piccoli investitori a “fare la loro parte” tramite l’emissione di Btp e nuovi Titoli e anche con alcuni bonus come ad esempio l’esclusione di questi investimenti dall’ISEE.

Il panico potrebbe infine aumentare gli effetti disastrosi di una nuova Crisi finanziaria. Per difendersi, non resta che ideare strategie di diversificazione del portafoglio, in modo da non farsi trovare impreparati. Anche se il peggio non dovesse succedere mai.

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