Le Borse europee tornano in negativo, mentre le piazze statunitensi e asiatiche indicano andamenti contrastanti. Alle ore 17:35, il FTSEMib registra una perdita dello 0,83% a 39.058,10 punti. Stessa sorte anche per gli altri principali indici di Piazza Affari: FTSE Italia All Share (-0,79% a 41.327,40 punti), FTSE Italia Mid Cap (-0,33% a 50.943,49 punti) e FTSE Italia Star (-1,05% a 44.529,79 punti).
Dopo il rally sfrenato delle ultime settimane, torna la negatività tra i titoli del settore bancario e assicurativo. Si segnala la pesante perdita di BancoBPM (-4,48% a 9,81 euro), ma chiudono in rosso anche Unicredit (-0,47% a 55,02 euro), Intesa Sanpaolo (-0,77% a 4,902 euro) e Generali (-0,06% a 32,46 euro).
Nella seduta odierna, sono stati sotto la lente di ingrandimento Pirelli (-2,85% a 5,588 euro) e Prysmian (-6,20% a 53,24 euro). Il colosso energetico ha presentato il Piano Industriale 2025-2028 e ha comunicato di aver sottoscritto un accordo quadro di durata settennale con N-Sea, un’azienda olandese che si occupa di soluzioni sottomarine integrate, per la manutenzione dei cavi sottomarini. Il patto consentirà a Prysmian di contare su servizi di ingegneria all’avanguardia, ricevere una nave specializzata e avvalersi di un gruppo di giuntisti esperti nell’alta tensione.
Benissimo, invece, Danieli&C. (+8,19% a 31,70 euro) e Technogym (+7,26% a 11,96 euro).
Lo spread BTP-BUND è salito a 110 punti (+0,41%). In ribasso anche le principali piazze finanziarie europee:
- Francoforte: -1,16% a 22.835,74 punti;
- Parigi: -0,96% a 8.030,68 punti;
- Londra: +0,34% a 8.693,48 punti.
Wall Street cede all’incertezza dei dazi: sprofonda il Nasdaq a -1,65%. Incertezze in Asia
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Le principali piazze finanziarie statunitensi mostrano un andamento abbastanza discordante, soprattutto a causa del perdurare delle tensioni geopolitiche e dell’ansia per l’introduzione ufficiale dei dazi, prevista per il 2 aprile. Alla stessa ora, il Down Jones segnava un ribasso dello 0,10% a 42.543,04 punti, mentre l’S&P500 perdeva lo 0,85% a 5.727,79 punti. L’indice più penalizzato risultava il Nasdaq (-1,65% a 17.975,89 punti).
Ancora un risultato ribassista per NVIDIA, che mostrava una perdita del 5,61% a 113,92 dollari, e Tesla (-5,51% a 272,67 dollari). Spiccava, al contrario, il rimbalzo di GameStop (+16,02% a 29,51 dollari), dopo la pubblicazione dei dati finanziari del quarto trimestre 2024/2025.
I contrasti si estendono, infine, anche alle borse asiatiche, con Tokyo che ha chiuso con +0,65% a 38.027,29 punti e Shenzhen che ha perso lo 0,5% a 10.643,82 punti.