Piazza Affari chiude senza guadagni, ma anche senza perdite, una seduta che era partita benissimo. Purtroppo le paventate prese di beneficio hanno annullato nel pomeriggio i guadagni della mattina. Infatti, al termine della giornata, Piazza Affari chiude in pari ma sfreccia un titolo proiettato verso i massimi.
Ecco l’analisi che mette a fuoco le fasi salienti della seduta odierna.
Le prese di beneficio hanno interrotto la corsa delle Borse in Europa
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In Borsa oggi è accaduto esattamente quello che gli Analisti di ProiezionidiBorsa avevano previsto nella precedente analisi, anche se in anticipo.
Le Borse europee sono partite bene, con rialzi diffusi anche se non eclatanti, sulla scia delle ultime giornate positive. Poi a metà giornata, i prezzi hanno iniziato ad indebolirsi.
Gli acquisti sono lentamente cessati e si sono affacciate le vendite. Queste sono state causate dalle prese di beneficio di chi nei giorni scorsi ha guadagnato e ha preferito monetizzare in vista del lungo ponte.
Ecco chi ha zavorrato la Borsa di Milano
Anche Piazza Affari ha seguito lo stesso andamento. Dopo un brillante avvio, che ha spinto il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) sui nuovi massimi dell’anno, attorno alle 12:00 i prezzi hanno iniziato a scendere.
Al termine della seduta l’indice delle blue chip ha chiuso sugli stessi livelli della chiusura di ieri, a 24.648 punti. Il dato positivo è che comunque i prezzi si sono mantenuti sopra l’importante supporto dei 24.500 punti.
I bancari hanno zavorrato la Borsa di Milano. Le vendite sono state soprattutto su questo settore. Banco BPM, ieri tra le migliori blue chips, oggi ha terminato in calo del 2,5%, Mediobanca ha ceduto il 2%. Sono andate male anche Unicredit e Intesa Sanpaolo, la prima molto peggio della seconda. Unicredit ha ceduto l’1,4% mentre Intesa Sanpaolo è calata di mezzo punto percentuale.
Il settore bancario, che potrebbe scendere anche domani, ha patito dell’effetto prese di beneficio a cui abbiamo fatto accenno prima. Se così fosse, la prossima settimana, questi stessi titoli torneranno a recuperare terreno.
Piazza Affari chiude in pari ma sfreccia un titolo proiettato verso i massimi
Chi torna a correre, invece, è il titolo della Ferrari. L’azione, incurante dell’esordio scialbo al mondiale di Formula 1, oggi è schizzata dell’1,8% chiudendo a 178,35 euro. È significativo che il titolo abbia aperto in gap e abbia chiuso sopra il livello d’apertura, sfiorando il massimo dei 180 euro. Il superamento di questa soglia avvicinerà l’azione al massimo assoluto dei 192 euro. Ma l’obiettivo finale è salire fino a 200 euro. Magari già entro la prossima settimana.
Al ribasso è possibile un ritorno fino a 175 euro, per chiudere il gap aperto. L’allarme scatterà solamente se i prezzi scendessero sotto 175 euro, perché potrebbero tornare a 168 euro.