Ieri le principali Borse in Italia ed europee hanno chiuso con un segnale lievemente positivo, ma si prospetta un avvio cauto in attesa della decisione della BCE su un taglio dei tassi, ipotizzato in 25 punti percentuale. A New York si risente ancora delle affermazioni di Trump e dello “stop” momentaneo della Fed che ha rimandato un taglio dei tassi.
Si prospetta una giornata intensa in Borsa, seppur con variazioni minime, in attesa degli esiti di numerosi appuntamenti in scadenza: in primis la decisione della Banca Centrale Europea sull’eventuale taglio dei tassi ma anche per la presentazione del piano triennale di generali, dell’Opa volontaria lanciata da Mittel nonché sull’andamento della trattativa Mps-Mediobanca. Sotto i riflettori anche StM, la società italo francese dei microchip che ha pubblicato il resoconto dei ricavi netti del quarto trimestre (che hanno registrato un calo del 22,4%). Ampiamente volatili i principali indici Dow Jones e Nasdaq.
Si attende la decisione della BCE, mentre la Fed ha rimandato i tagli
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La decisione di rimandare un taglio dei tassi da parte della Fed ha innescato una reazione negativa sui principali indici statunitensi. Il Dow Jones ha segnato -0,31% a 44.714 punti, mentre l’S&P500 un -0,47% a 6.039 punti, Nasdaq -0,51% a 19.632 punti. I titoli tecnologici risentono ancora dello shock innescato da DeepSeek, Bitcoin ha appena iniziato una lieve risalita (attestandosi a poco più di 105mila dollari).
La Borsa italiana valuta i principali titoli con i riflettori ancora su Generali, che hanno presentato il piano al 2027 con una prospettiva di 7 miliardi di dividendi. Il Ceo e Presidente di StMicroelectronics ha annunciato investimenti per il 2025 tra i 2 e i 2,3 miliardi di dollari, contestualmente a una previsione in negativo sui ricavi netti per il primo trimestre pari a 2,51 miliardi di dollari(-3,47 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente). La società fornisce chip a realtà del calibro di Tesla e Apple. L’euro, oggi a 1,0416 contro il dollaro, attende il taglio di 25 punti percentuali; la decisione arriverà in giornata dopo il meeting dei vertici della Banca Centrale europea.
Si registra una flessione di 3 punti dei rendimenti dei bond italiani decennali, che scendono al 3,627%. Nessun cambiamento di rilievo invece sullo spread tra Btp e Bund tedeschi, che rimane stabile a 107 punti base.