Quando sta arrivando l’estate è normale cercare di portare freschezza e leggerezza sulle nostre tavole. Per questo molti approfittano dell’innalzarsi delle temperature per cucinare dei primi e dei secondi più “light”, generalmente a base di pesce e di verdure. Per questo motivo oggi vogliamo dare un consiglio che potrebbe però migliorare qualitativamente le nostre ricette, facendoci fare un figurone con i nostri commensali. Infatti, è possibile portare in tavola dei piatti di mare perfetti e cucinati a regola d’arte grazie a un piccolo dettaglio che spesso passa inosservato. Scopriamo insieme di che cosa si tratta e quali sono i metodi migliori per metterlo in atto.
La scelta della materia prima e la stagionalità dei prodotti ittici
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Prima però vogliamo insistere sulla scelta della materia prima, che in questo caso è essenziale per la buona riuscita di ogni tipo di preparazione. Quando si va a comprare il pesce è necessario non solo avere un buon occhio per i dettagli, ma anche essere informati sulla stagionalità della merce. Infatti, essendo al corrente dei ritmi riproduttivi delle specie marittime, si possono acquistare degli esemplari più freschi, più sostenibili e anche a minor prezzo. Scegliere sempre i prodotti più inflazionati, infatti, come tonno, pesce spada e salmone, potrebbe portare a delle gravi conseguenze all’ecosistema e incentivare gli allevamenti intensivi e non etici.
Piatti di mare perfetti e cucinati a regola d’arte con questo segreto degli chef che comprende un ingrediente a cui pochi pensano
Passiamo però al trucco inerente alla preparazione dei primi piatti, dei fumetti o delle zuppe di pesce: l’acqua di mare. Cucinare con questa, infatti, conferisce alle pietanze un sapore autentico e inebriante. Però è assolutamente vietato prelevarla direttamente dai lidi. Difatti, un comportamento del genere è contro la legge ed espone ad un rischio batteriologico non indifferente, dato che potrebbe risultare carica di sabbia o di sporco proveniente sia dagli esseri umani che dagli animali.
Esistono però dei rivenditori certificati che la vendono solo dopo averla correttamente filtrata. È quindi possibile fare una ricerca su internet e trovare diverse aziende che la propongono o, in alcuni casi, è anche disponibile nelle pescherie più fornite. Una volta acquistata, basta sostituirla a quella che normalmente utilizzeremmo all’interno del procedimento culinario, facendo però attenzione a non aggiungere altro sale.
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