Le piante carnivore sono organismi molto curiosi e complessi. Molte varietà, infatti, sembrano veramente piccole bocche dentate. Oltre che essere delle varietà dall’immenso valore ornamentale, che a modo loro costituiscono dei veri capolavori di design, adatti ad abbellire molti stili d’arrendo, hanno una certa utilità. Una delle loro peculiarità è il fatto di cibarsi di insetti, tra cui zanzare, mosche e persino vespe, contribuendo a tenere queste fastidiose bestiole lontani da balconi, giardini e mura domestiche.
Se si volesse trovare una soluzione estetica alternativa alle pur economiche ed efficaci trappole per zanzare fai da te, adottare queste piante carnivore che si cibano di piccoli insetti potrebbe essere una buona idea. Renderle parte integrante del proprio personale vivaio, promette grossi vantaggi.
Per coltivare queste varietà botaniche è importante ricostruire almeno in parte l’ambiente in cui nascono spontaneamente, almeno per quanto riguarda alcuni parametri. D’altro canto, si tratta di piante iconiche che vantano una lunga tradizione anche nelle arti visive, in particolare nell’illustrazione, nel fumetto e nel cinema. Indimenticabile il cult movie “La piccola bottega degli orrori”, tema riproposto sia da Roger Corman nel 1960 che da Frank oz nel 1986. La grande protagonista della sceneggiatura è una pianta carnivora che, oltre a diventare gigantesca, cerca a più riprese di divorare il proprio possessore.
Piante carnivore che si cibano di piccoli insetti, come curarle e coltivarle
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La più famosa e apprezzata, tra queste, è la Dionae Muscipula. È originaria dell’America, infatti cresce spontanea nelle zone paludose della Carolina del Nord. Non a caso, il terreno per la sua coltivazione richiede un substrato di torba molto acido. Il ventaglio di temperature cui può sopravvivere è più che compatibile con i climi nostrani, a patto che non scendano sotto lo zero in inverno e sopra i 33 gradi in estate.
In tutti i casi, per tenerle sotto controllo, sarebbe meglio coltivarle in casa o in un luogo riparato, come una piccola serra da esterno. Per ricreare le condizioni del suo habitat naturale, è inoltre necessario annaffiarle abbondantemente e mantenere un alto tasso di umidità ambientale. In questo senso, le Dionae Muscipula starebbero benissimo in una cucina, a patto che sia luminosa.
Come le piante carnivore catturano gli insetti
La Dionae Muscipula cresce intorno a una rosetta basale. La foglia si distingue in due porzioni, all’apice del suo fusto, infatti, si sviluppano le cosiddette “trappole”, che sono prolungamenti fogliari suddivisi in due lobi dotati di ciglia. Questi ultimi, sono gli innesti che ricordano la forma di una dentatura aguzza. All’interno delle ciglia rimangono intrappolati gli insetti.
L’interno della trappola li attrae grazie al suo colore rosso scuro, simile alla carne, inoltre, contiene una mucillagine appiccicosa che impedisce agli insetti di spiccare il volo.
Come riconoscono gli insetti
La Dionae Muscipula, come altre piante carnivore, è dotata di peli sensoriali interni che le permettono di riconoscere gli insetti che si posano nella sua trappola. Nel momento in cui la pianta dovesse riconoscere la presenza di una mosca o una zanzara, si chiuderebbe senza darle scampo.
La cosa curiosa, è che questi peli sensoriali devono essere toccati più di una volta per attivare i meccanismi di riconoscimento. Questo per una questione di risparmio energetico, il che dimostra una forma di intelligenza vegetale unica.
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