L’ultimo anno è stato particolarmente tribolato per il mercato delle materie prime. Dopo avere assistito all’esplosione dei prezzi a seguito dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, i prezzi si sono stabilizzati, ma il pericolo è sempre dietro l’angolo. In particolare per il petrolio cosa è accaduto dallo scoppio della guerra in Ucraina? Cosa potrebbe ancora accadere?
Una breve storia dell’ultimo anno
Indice dei contenuti
Incominciamo con lo sfatare subito una leggenda metropolitana: lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ha portato a un forte aumento del prezzo del petrolio. È vero che nelle due settimane successive all’inizio del conflitto le quotazioni del petrolio hanno raggiunto i 120 $. Tuttavia, va notato che il rialzo era in corso da molto tempo. Dopo il crollo seguito allo scoppio della pandemia da Covid-19, infatti, in poco meno di due anni il prezzo dell’oro nero è passato da valori negativi ai 90 $ registrati nel corso della settimana precedente al conflitto. Diciamo, quindi, che la guerra non ha fatto altro che accelerare una tendenza già in corso.
Paradossalmente, dopo la crisi iniziale, la guerra tra Russia e Ucraina, con il forte intervento degli Stati Uniti e il price gap imposto al petrolio russo, ha fatto diminuire il prezzo. Infatti, adesso il petrolio quota 76 $ circa a fronte degli 81 $ della chiusura precedente allo scoppio della guerra.
Petrolio: cosa è accaduto dallo scoppio della guerra in Ucraina? Cosa potrebbe ancora accadere? Le indicazioni dell’analisi grafica
Il petrolio ha chiuso la seduta del 24 febbraio a quota 76,32 $, in rialzo del 1,23% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso dello 0,33% rispetto alla chiusura settimanale precedente.
Time frame giornaliero
Allo stato attuale ci sono due scenari che potrebbero prendere il sopravvento. Quello rialzista indicato dalla linea tratteggiata e quello ribassista dalla linea continua.
Per capire da che parte potrebbero muoversi le quotazioni i livelli da monitorare in chiusura di giornata sono 77 $ e 74,4 $. Solo una chiusura esterna a uno di questi livelli potrebbe dare direzionalità al prezzo del petrolio. In rosso è indicato l’obiettivo più probabile per entrambi gli scenari.
Time frame settimanale
Le quotazioni del petrolio si stanno ancora muovendo all’interno della barra settimanale del 5 dicembre individuata dai livelli 83,21 $ e 70,57 $. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità al prezzo dell’oro nero.
Fino ad allora è molto difficile fare qualunque tipo di previsione.
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