Pesanti sanzioni da 10.000 euro in arrivo dall’INPS a chi non ha fatto questi versamenti e non si attiva entro 3 mesi

INPS

L’INPS con una recente circolare illustra cosa accade qualora si ometta di versare le ritenute previdenziali. Innanzitutto c’è da dire che il Decreto Legislativo n. 8/2016 ha previsto la depenalizzazione di varie figure di reato. Tra queste rientra anche il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali effettuate dal datore di lavoro, sostituito dall’art. 3 del predetto articolo. Quest’ultimo, in particolare ha parzialmente depenalizzato il suddetto reato, prevedendo due ipotesi sanzionatorie collegate all’importo dell’omissione. Pertanto qualora gli omessi versamenti riguardino importi superiori a 10.000 euro annui, si applicherà la reclusione fino a 3 anni.

A questa si aggiungerà una multa fino a 1.032 euro. Mentre, qualora i versamenti omessi riguardino importi fino a 10.000 euro si applicherà una sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro.

Pesanti sanzioni da 10.000 euro in arrivo dall’INPS a chi non ha fatto questi versamenti e non si attiva entro 3 mesi

Tuttavia, nel caso in cui il datore si attivi entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica, la sanzione pecuniaria non troverà applicazione.

È previsto il pagamento in misura ridotta, pari alla terza parte del massimo della sanzione prevista per la violazione o pari al doppio dell’importo. Il pagamento dovrà effettuarsi entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notificazione. In questo caso, come specifica la circolare n. 32 del 25 febbraio 2022, la sanzione sarà pari a 16.666 euro, oltre alle spese del procedimento.

Gli interessati potranno entro 30 giorni dalla contestazione o notificazione della violazione inviare all’autorità competente scritti difensivi e documenti e chiedere di essere sentiti. L’autorità competente una volta esaminati gli scritti, se riterrà fondato l’accertamento determinerà con ordinanza motivata la somma dovuta e ingiungendo il relativo pagamento. In caso contrario, archivierà il procedimento emettendo un’apposita ordinanza.

È possibile anche la rateizzazione

Pertanto potranno arrivare pesanti sanzioni da 10.000 euro per i datori di lavoro che hanno omesso il versamento delle ritenute previdenziali. Infatti la sanzione pecuniaria va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 50.000 euro. Per stabilirne l’importo esatto si considera la gravità della violazione, il comportamento dell’agente e le sue condizioni economiche. Qualora il trasgressore versi in condizioni economiche disagiate, potrà chiedere la rateizzazione del pagamento, da tre a trenta rate mensili. La richiesta di rateizzazione dovrà presentarsi entro 30 giorni dalla notifica dell’Ordinanza-ingiunzione.

Ad ogni modo, decorso il termine fissato per il pagamento, l’autorità che ha emesso l’ordinanza-ingiunzione procederà alla riscossione, mediante esecuzione forzata. In particolare, il trasgressore vedrà notificarsi un avviso di addebito con valore di titolo esecutivo, al quale potrà proporre opposizione.

Approfondimento

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